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Body shaming all’assessora Cintorino, la solidarietà del Popolo della Famiglia

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Anche il Popolo della Famiglia di Forlì, con una nota, esprime solidarietà all’assessore Andrea Cintorino per lo sgradevole commento di cui è stata vittima. “Colpisce sempre quando a infierire su una donna è un’altra donna, soprattutto se di sinistra, perché in un attimo cadono tutte le presunte superiorità morali e le impalcature ideologiche vuote che assegnano la causa della violenza di genere alla prevaricazione maschile. L’episodio di body shaming femminile ai danni dell’assessore Andrea Cintorino si inserisce curiosamente in un momento in cui si moltiplicano fatti di cronaca che vedono delle donne protagoniste di violenza fisica su altre donne o su compagni uomini, e se, al confronto di un delitto, un commento può sembrare cosa di poco conto, occorre anche riflettere sul fatto che c’è un sottobosco di violenza formato proprio dalle parole“.

Prima ancora della corsa agli armamenti, la prima causa dell’esplosione generale della violenza cui assistiamo è l’odio fra i singoli che imperversa sui social, dove tutti si sentono in diritto di offendere gli altri con un semplice movimento dei pollici. Disarmare le parole è la soluzione, come ha detto con grande efficacia Papa Leone incontrando i giornalisti; se si rivestono incarichi pubblici e si vuole rappresentare una comunità, è anche un obbligo. Confidiamo in un gesto sincero di scuse da parte della coordinatrice di quartiere Cortesi, eletta sicuramente non per essere un leone da tastiera, ma per occuparsi di cose serie” conclude il Popolo della Famiglia.