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Ancarani chiede che il sisma del 2023 venga inserito in un decreto per garantire la ricostruzione

Inserire formalmente il sisma che il 18 settembre 2023 ha colpito Tredozio, Rocca San Casciano e i territori limitrofi nel pacchetto di emendamenti al Decreto Legge 65/2025, attualmente in fase di conversione in Parlamento. È questa la richiesta avanzata dalla Consigliera regionale Valentina Ancarani del Partito Democratico in un’interrogazione a risposta orale depositata in commissione, per garantire un piano straordinario di ricostruzione pubblica e privata e la copertura totale dei danni riconosciuti.
«Le comunità colpite stanno ancora facendo i conti con gravi conseguenze – sottolinea Ancarani – edifici inagibili, scuole ospitate in prefabbricati, beni monumentali danneggiati, uffici comunali delocalizzati. È urgente che anche questo terremoto venga riconosciuto nell’ambito degli strumenti straordinari previsti dal DL 65/2025, al pari di altri eventi calamitosi che hanno colpito Emilia-Romagna, Toscana, Marche e l’area dei Campi Flegrei».
Il sisma, con epicentro nell’Appennino forlivese, ha causato danni stimati in oltre 120 milioni di euro, di cui 75 milioni solo nel Comune di Tredozio. A oggi, la ricostruzione procede a rilento, in particolare sugli edifici pubblici, con risorse insufficienti e procedure ordinarie troppo rigide rispetto all’urgenza degli interventi. «Serve imprimere una accelerazione – conclude Ancarani – il Decreto in discussione rappresenta l’occasione giusta per dare un quadro normativo chiaro e risorse dedicate, evitando che queste comunità restino indietro». L’interrogazione sollecita inoltre la Regione a indicare quali ulteriori iniziative intenda intraprendere insieme al Governo e agli enti locali, per accompagnare e accelerare il recupero dei territori colpiti.