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L’autoritratto di Melozzo da Forlì: uno dei primi della storia dell’arte

Di Gabriele Zelli Leggilo in 3 minuti
Aggiornato: 7 aprile 2025
L’autoritratto di Melozzo da Forlì: uno dei primi della storia dell’arte

Mentre a Forlì si svolge la mostra dedicata all’autoritratto “Nello specchio di Narciso. Il ritratto dell’artista. Il volto, la maschera, il selfie”, con decine di conferenze ed eventi collegati a quel tema, sembra che nessuno, né fra gli organizzatori della rassegna, né fra gli esperti locali e nazionali si sia ricordato che fra i primi autoritratti della storia dell’arte c’è proprio quello del forlivese Melozzo degli Ambrogi (1438-1494). L’osservazione è partita dal professor Marco Vallicelli, docente di storia dell’arte del Liceo “Antonio Canova” e buon conoscitore del periodo storico fin dai tempi della sua fortunata monografia sull’altro importante artista cittadino Marco Palmezzano (1460-1539). Tra il 1477 e il 1479, per altri fra il 1484 ed il 1493, Melozzo da Forlì eseguì gli straordinari affreschi nella cupola della sagrestia di San Marco della Basilica del Santuario della Santa Casa di Loreto, commissionati dal cardinale Girolamo Basso della Rovere (1434-1507).

Si trattò di uno dei primi esempi di cupola decorata – precisa Marco Vallicelli – da figure ed elementi architettonici, temi decorativi fortemente influenzati da Andrea Mantegna (1431-1506) della Cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani a Padova (sicuramente frequentata dal Nostro, in quanto riconosceva come Maestro Ansuino da Forlì, altro pittore forlivese del Quattrocento, che ha dipinto la parete opposta della medesima cappella)“.

La volta di Loreto presenta uno scheletro architettonico dipinto con costoloni e cornici convergenti verso la sommità della cupola che inquadrano finestre aperte sul cielo e in corrispondenza delle quali si trovano otto Angeli con le ali spiegate e recanti i Simboli della Passione. In corrispondenza della base del tamburo della cupola ci sono una serie di Profeti rappresentati seduti su un cornicione dipinto. Le figure sembrano inserirsi perfettamente nelle architetture dipinte, offrendo un esempio di abilità prospettica quattrocentesca che fece meritare al Melozzo il riconoscimento di grandissimo prospettivo da parte di Giorgio Vasari (1511-1574).

Nella parete sottostante si trova l’Ingresso di Gesù a Gerusalemme, racchiuso entro un riquadro centinato. “Proprio qui, a margine del gruppo degli astanti (i Discepoli di Cristo), a destra di chi osserva – afferma lo storico dell’arte Marco Vallicelli – si nota un uomo che guarda verso lo spettatore, con studiata fisionomia. Per tutti gli storici dell’arte, dagli antichi a Federico Zeri (1921-1998), è parsa lapalissiana l’identificazione con l’autoritratto dello stesso Melozzo, il Pictor papalis iniziatore del Rinascimento“.

Gabriele Zelli

L'autore

Gabriele Zelli
Gabriele Zelli

Ex sindaco di Dovadola, classe 1953, dal 1978 al 1985 dipendente del Comune di Dovadola. Come volontario in ambito culturale è stato dal 1979 al 1985 responsabile della programmazione del Cinema Saffi e dell'Arena Eliseo di Forlì e dal 1981 al 1985. Coordinatore del Centro Cinema e Fotografia del Comune di Forlì. Nel giugno 1985 eletto Consigliere comunale e nell'ottobre 1985 nominato Assessore comunale di Forlì con deleghe alla cultura e allo sport. Da quell'anno ha ricoperto per 24 anni consecutivi il ruolo di amministratore dello stesso Comune assolvendo per tre mandati le funzioni di Assessore e per due a quella di Presidente del Consiglio comunale. Dirigente e socio di associazioni culturali, sociali e sportive presenti in città e nel comprensorio. Promotore di iniziative a scopo benefico. E' impegnato a valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico di Forlì e della Romagna. A tale scopo dal 1995 ha organizzato una media di oltre 80 appuntamenti annuali, promuovendo anche interventi di recupero del patrimonio architettonico di alcuni edifici importanti o delle loro parti di pregio. Autore di saggi e volumi, collabora con settimanali, riviste locali e romagnole. Dirigente dal 1998 di Legacoop di Forlì-Cesena in qualità di Responsabile del Settore Servizi. Nel 1997 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

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