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Dovadola

La Fondazione Besharat dona 60 opere fotografiche alle scuole di Dovadola

Di Gabriele Zelli Leggilo in 2 minuti
Aggiornato: 3 aprile 2025
La Fondazione Besharat dona 60 opere fotografiche alle scuole di Dovadola

Le scuole di Dovadola sono riunite in un unico edificio. Dai 3 ai 14 anni gli alunni di queste scuole condividono gli spazi, ma soprattutto progetti comuni. Spesso si trovano assieme mettendo in atto attività didattiche che hanno tante sfumature, compreso quella di essere di esempio e di aiuto per i più piccoli. L’ultimo progetto che hanno messo in atto è quello proposto dalla Fondazione Besharat di Atlanta: Art in school. La Fondazione americana ha donato alla scuola 60 opere di due famosi fotografi da esporre nei corridoi e nelle aule, perché si possa creare un rapporto quotidiano con l’arte, un dialogo che si ripropone e non si estingue come quello di una visita occasionale al museo.

Le opere esposte ritraggono volti di bambini di tutto il mondo: “The faces of innocence”, questo è il titolo dell’iniziativa. Il fine è di creare un’empatia contagiosa, stimolando la discussione e il dibattito fra gli alunni. Le fotografie di grandi dimensioni esposte sulle pareti della scuola hanno fatto nascere domande, risposte, curiosità. Hanno ispirato riflessioni, scoperte, indagini che si sono tradotte in disegni, racconti, collages e tanto altro. Un percorso che ha entusiasmato alunni ed insegnanti alla ricerca di quelle differenze superficiali e di quelle somiglianze profonde che uniscono i giovani di tutto il mondo. Gli ambienti della scuola si sono trasformati in una grande galleria, dove sono esposte le foto di Saro di Bartolo e di Hartmut Schwarzbach assieme ai lavori dei bambini dell’infanzia, della scuola primaria e dei ragazzi della scuola secondaria.

L’inaugurazione, aperta al pubblico, si terrà sabato 5 aprile, alle ore 10,30. Sarà presente il fotografo Saro di Bartolo che incontrerà i ragazzi nella mattinata, per ascoltare le loro domande e rispondere alle loro curiosità. L’iniziativa è sostenuta dal Comitato Genitori di Dovadola, dal Comune di Dovadola, dal forno Cappelletti e da Pier Paolo Valmori.

L'autore

Gabriele Zelli
Gabriele Zelli

Ex sindaco di Dovadola, classe 1953, dal 1978 al 1985 dipendente del Comune di Dovadola. Come volontario in ambito culturale è stato dal 1979 al 1985 responsabile della programmazione del Cinema Saffi e dell'Arena Eliseo di Forlì e dal 1981 al 1985. Coordinatore del Centro Cinema e Fotografia del Comune di Forlì. Nel giugno 1985 eletto Consigliere comunale e nell'ottobre 1985 nominato Assessore comunale di Forlì con deleghe alla cultura e allo sport. Da quell'anno ha ricoperto per 24 anni consecutivi il ruolo di amministratore dello stesso Comune assolvendo per tre mandati le funzioni di Assessore e per due a quella di Presidente del Consiglio comunale. Dirigente e socio di associazioni culturali, sociali e sportive presenti in città e nel comprensorio. Promotore di iniziative a scopo benefico. E' impegnato a valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico di Forlì e della Romagna. A tale scopo dal 1995 ha organizzato una media di oltre 80 appuntamenti annuali, promuovendo anche interventi di recupero del patrimonio architettonico di alcuni edifici importanti o delle loro parti di pregio. Autore di saggi e volumi, collabora con settimanali, riviste locali e romagnole. Dirigente dal 1998 di Legacoop di Forlì-Cesena in qualità di Responsabile del Settore Servizi. Nel 1997 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

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