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Derni: «Basta con gli interventi sbagliati nei fiumi, la Regione fermi i caterpillar»

«Si stanno abbattendo brutalmente alberi lungo il Ronco, in località Fratta Terme, continuando un tipo di intervento sbagliato e dannoso, purtroppo messo in atto dalle ditte che operano per i servizi tecnici regionali, sotto la spinta della pressione popolare che cerca ancora un colpevole delle alluvioni» ha dichiarato Denis Derni di Europa Verde, già Consigliere comunale a Bertinoro e candidato nella lista Insieme per Bertinoro.
«Purtroppo per pavidità incompetenza sono state assecondate queste richieste – ha continuato Derni – individuando nelle nutrie e negli alberi le cause del disastro e non volendo accettare che quanto accaduto fosse causato dal riscaldamento globale e dalla incontenibile quantità di acqua precipitata sulle nostre colline. Gli scienziati e i tecnici hanno spiegato che gli alberi lungo i fiumi contribuiscono a rallentare le piene, che mantengono solido il suolo, che la loro funzione è insostituibile ma di fronte alle grida dei tanti laureati sui social, sospinti dalle speculazioni della destra, si continuano ad abbattere alberi con i caterpillar, come sta accadendo in queste ore a Fratta lungo il Ronco. Tutto ciò è inaccettabile, chiediamo che questi interventi insensati vengano arrestati per non procurare altri danni».
«Faccio presente che in tutte le alluvioni precedenti il Ronco non è mai tracimato e che i terreni a monte, le aree golenali, le alberature in esse presenti, i bacini dell’ex cave e le casse di espansioni presenti hanno funzionato bene nonostante l’enorme quantità di acqua caduta. Purtroppo è sparito dall’orizzonte il piano speciale predisposto dal commissario per la ricostruzione, in esso si davano indicazioni precise sul come operare in ambiti fluviali come quello di Fratta, a queste indicazioni aveva lavorato il meglio della scienza e della cultura tecnica. Per questo – conclude Denis Derni – mi appello alla Regione perché interrompa immediatamente questi abbattimenti, perché venga salvaguardato anche il corridoio ecologico del Ronco, che viene distrutto fra l’altro in un periodo di riproduzione dell’avifauna».