Unieuro Forlì – Reale Mutua Torino: 80-61
Unieuro Forlì: Tavernelli 11, Perkovic 10, Harper 14, Gaspardo 12, Magro, Cinciarini 16, Pollone 10, Pascolo 2, Del Chiaro 5, Parravicini n.e., Sanviti, Errede. All.: Martino.
Reale Mutua Torino: Schina 12, Taylor 15, Ajayi 19, Ghirlanda 2, Ladurner 2, Gallo, Montano 3, Severini 4, Seck 4. All.: Iacozza.
Parziali: 15-14; 22-11; 28-17; 15-19.
Vittoria di Forlì su Torino. Partita noiosa, con molti errori, equilibrata per il primo quarto e mezzo, poi l’Unieuro fissa un parziale che gli ospiti non riusciranno mai a ricucire. Tanti uomini di Martino in doppia cifra, agli ospiti non bastano Taylor e Ajeye.
Ritmi bassi in avvio, con i romagnoli più precisa al tiro. L’equilibrio regna comunque sovrano perché gli ospiti, sebbene in svantaggio, rimangono sempre ad un solo possesso di distanza sfruttando la vena realizzativa di Taylor. A fine primo quarto è +1 Unieuro.
La spartito non cambia nei minuti successivi: molti errori da ambo le parti e punteggio praticamente invariato. La partita è poco entusiasmante, senza colpi di scena. Nel finale si comincia a segnare un po’ di più con Gaspardo e Harper da una parte, Ajayi dall’altra. È proprio l’americano di Forlì a dare un primo scossone alla gara, con due triple di fila. Tavernelli e Perkovic allungano il parziale ulteriormente, arrivando all’intervallo lungo in vantaggio di ben 12 punti.
I padroni di casa ripartono forte mettendo a segno altre due triple. Al 22’ Taylor interrompe finalmente il parziale aperto forlivese. Oggettivamente Torino fa tanta fatica e non sembra creare grossi problemi: si raggiunge così persino il +20. Si prospetta dunque un finale di partita di sola gestione per l’Unieuro, cosa più unica che rara quest’anno. Nella tranquillità più totale, alla fine del quarto il punteggio dice 65-42.
Ultimo quarto con poco da dire. La Reale Mutua non segna neanche per sbaglio, tuttavia continua a giocare per l’onore. A 2’ dal termine dentro i giovani forlivesi Errede e Sanviti. Si giunge quindi al termine sul punteggio di 80-61.
Michele Prati
