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Sadurano Serenade 2024 La Cantiga de la Serena in concerto
Giovedì 24 ottobre alle ore 21,00 alla Sala Sangiorgi di Forlì, in corso Garibaldi 98, è previsto il terzo concerto autunnale della XXXIII edizione di Sadurano Serenade, rassegna musicale promossa dall’associazione Amici di don Dario, in collaborazione con Magicamente Mozart, il cui direttore artistico è il flautista forlivese Yuri Ciccarese. Il concerto vedrà sul palco La Cantiga de la Serena, un ensemble di musicisti e ricercatori pugliesi che da anni si dedicano al recupero e alla rielaborazione della musica antica del bacino del Mediterraneo promuovendo il dialogo culturale tra Occidente e Oriente.
Il gruppo La Cantiga de la Serena, composto da Giorgia Santoro (flauto, bansuri, flauto bass, arpa celtica, setar, cimbali), Fabrizio Piepoli (voce, chitarra battente, saz, shruti box, daff) e Adolfo La Volpe (shruti box, oud, cetra corsa, tar persiano), proporrà brani tratti dal loro ultimo album, il cui titolo è “La Novia”. Tale lavoro rappresenta il risultato di una continua ricerca ed esplorazione volta a riproporre, in chiave nuova e personale, un repertorio dal grande fascino che scava nelle diverse tradizioni del Mediterraneo. L’onnipresente tradizione sefardita dialoga, attraverso cantighe e romanze spagnole, con tarantelle dell’Italia meridionale, appartenenti a tradizioni ed epoche differenti, con canti e danze dei Balcani, della Spagna e del Medio Oriente, offrendo un equilibrio unico tra innovazione e tradizione.
La Cantiga de la Serena esegue questo repertorio utilizzando strumenti che appartengono a diverse culture musicali, lasciando ampio spazio all’improvvisazione e alla libera espressione del proprio modo di sentire e filtrare questi antichi canti di amore, preghiera e gioia. In merito al filo conduttore della rassegna, quest’anno sul tema “Migranti e accoglienza”, prima del concerto, interverranno Walter Neri e Francesco Romagnoli (Servizio Migrantes, Diocesi di Forlì-Bertinoro) sul tema “La burocrazia, rapporti con la Questura, i corsi scolastici, il Iavoro e la casa”.