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Popolo della Famiglia: “Bagni imbrattati a Santa Sofia episodio da non sottovalutare”
Il Popolo della Famiglia Forlì interviene con una nota sui fatti riguardanti la scuola media di Santa Sofia: i bagni deturpati con escrementi sono il riflesso di una generazione problematica. «L’episodio della scuola media di Santa Sofia – afferma Carla Lodi, vicecoordinatore regionale del Popolo della Famiglia e dirigente comunale del PDF a Forlì – è di una gravità inaudita e merita una soluzione immediata che non deve essere quella prospettata dalla circolare inviata alle famiglie. Subire una punizione per un fatto non commesso solo perché estratti a sorte non ha alcuna funzione educativa, ricorda piuttosto il tristemente noto “punirne uno per educarne cento” della rivoluzione culturale cinese. Non é neppure giusto fare pagare a tutti i danni di alcuni. Non si può tollerare l’ingiustizia, bisogna combatterla».
“Primo compito della scuola è evitare il ripetersi del fenomeno e individuare i responsabili, avviandoli a un percorso di recupero – aggiunge nella nota Mirko De Carli consigliere nazionale del Popolo della Famiglia -. O si identificano subito i responsabili o al bagno ci si va sorvegliati. Il fatto di non poter andare in bagno se non accompagnati non è una punizione ma è un modo di tutelare i beni pubblici e di garantire la funzionalità della scuola. Già in alcune scuole chi chiede di andare in bagno viene segnalato in un cartellone giornaliero che monitora anche le volte in cui un alunno esce, perché spesso sono sempre gli stessi studenti a chiedere di uscire”.
“Rimane la preoccupazione per ciò che questo episodio rivela: un malessere giovanile inquietante che non va assolutamente sottovalutato, sintomo di un’emergenza educativa da affrontare con il coinvolgimento di tutte le famiglie, che a loro volta possono vivere situazioni di sofferenza e di disagio e che vanno aiutate a prendere coscienza del problema. Solo cosi – concludono Carla Lodi e Mirko De Carli – rigettando ogni tentazione di soluzioni punitive che non risolvono nulla, si potrà realizzare concretamente l’auspicata alleanza scuola/famiglia“.