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PD: “La cultura non sia toccata da logiche di spartizione politica”

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«Abbiamo letto con incredulità e preoccupazione le dichiarazioni del Popolo della Famiglia inerenti la manifestazione “Meet the docs”, riportate dalla stampa locale. La cultura, per definizione, è espressione del pensiero e occasione di dialogo e confronto, mai dogma; il compito delle istituzioni locali in ambito culturale è quello di sostenere iniziative valide affinché i cittadini possano beneficiarne e il dibattito critico e la consapevolezza si accrescano. L’intervento pubblico non deve dunque rispondere a logiche di lottizzazione politica o, ancor peggio, partitica, ma sostenere iniziative di qualità e capaci di favorire il dialogo e la crescita della comunità, ovviamente all’interno del quadro di riferimento dei valori democratici. Respingiamo dunque fermamente l’idea di un Comune che suddivide le risorse secondo logiche di spartizione, un tanto agli “amici” e un tanto all’opposizione, o, peggio ancora, definisce in termini politici che cosa sia cultura» si legge in una nota del Gruppo Consiliare del Partito Democratico.

«Peraltro lo spazio exAtr è si di proprietà della holding pubblica Livia Tellus, ma è gestito da due realtà culturali locali che, anche investendo risorse proprie, hanno sviluppato nel tempo una ben definita identità del luogo, oggi divenuto centro di produzione e fruizione culturale caratterizzato da una forte vocazione sociale, in dialogo con imprese culturali, con soggetti impegnati in progetti di rigenerazione urbana e col tessuto abitativo circostante. Pertanto, lo scavalcamento del gestore da parte del Comune per imporre una progettualità esterna ai percorsi creativi maturati nell’ambito della direzione artistica di quella realtà, sarebbe un atto grave e dubbio anche sotto il profilo di legittimità. Dal punto di vista politico, infine, va rimarcato che è ormai frequente la dissociazione e lo scontro tra le varie componenti della maggioranza su vari provvedimenti assunti dalla Giunta. Crediamo che i forlivesi abbiano diritto di sapere se la Giunta eletta appena pochi mesi sia in grado di governare la città o sia invece ostaggio delle continue tensioni interne» conclude il Gruppo Consiliare PD di Forlì.