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Zattini: «Avanti con il percorso del liscio patrimonio dell’Unesco»
La IV edizione di “Cara Forlì. La Grande Festa del Liscio”, dedicata ai 70 anni di Romagna Mia, ha fatto registrare anche quest’anno il tutto esaurito. La rassegna, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Forlì, in collaborazione con le Famiglie di Secondo Casadei e di Raoul Casadei e con il sostegno della Regione Emilia Romagna-Assessorato alla Cultura, si è concentrata a causa del maltempo nella serata di sabato 7 settembre, in Piazza Saffi, alla presenza di oltre mille spettatori seduti in platea e centinaia di persone in piedi ai lati delle due piste da ballo, allestite per far divertire giovani e meno giovani sulle note della tradizione musicale romagnola.
“Siamo molto soddisfatti di questa quarta edizione di Cara Forlì – commenta il sindaco Gian Luca Zattini -. Venivamo da un’estate ricca di appuntamenti in riviera e non solo, dedicati ai 70 anni di Romagna Mia. Non era scontato concludere la stagione con questa grande partecipazione di pubblico, proveniente addirittura da fuori Regione”.
Gli uffici dello IAT del Comune di Forlì, nelle settimane antecedenti il festival, hanno registrato numerose prenotazioni di cittadini residenti nelle Marche, in Umbria, nel Lazio, in Veneto e Lombardia.
“Questo significa che Cara Forlì ha assunto una dimensione e un respiro nazionali importanti, capaci di trainare e sostenere ulteriormente la candidatura del liscio romagnolo a Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Questo deve essere l’obiettivo principale di tutti gli enti locali, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e gli operatori del territorio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, perché oggi più che mai il liscio è sinonimo in tutto il mondo di tradizione e identità, di storia, cultura e folklore di un popolo, quello romagnolo, che affonda le sue radici nei valori imprescindibili dell’accoglienza e della convivialità” conclude Zattini.