Leggilo in 2 minuti
Italia Viva: “Noi non giochiamo con le politiche dei veti”
“Elezioni amministrative, provinciali e regionali sono partite diverse dove si guardano programmi e temi, Italia Viva non ha mai fatto scelte sul territorio ‘opportunistiche’. A Cesena, Forlì, Savignano sul Rubicone abbiamo fatto scelte diverse. In molti Comuni abbiamo vinto, in altri no. Le nostre scelte non si basano su convenienze o ideologie, noi siamo convintamente dalla parte della buona politica che ascolta le persone e ne interpreta i loro bisogni a seconda del territorio. Italia Viva non ha un accordo organico con la sinistra ma tiene aperti canali di dialogo, così come dimostra la nostra scelta alle regionali di sostenere Michele de Pascale” sono le parole di Tommaso Pirini presidente Provinciale Italia Viva Forlì-Cesena dopo l’intervento a gamba tesa di Alleanza Verdi e Sinistra contro il partito di Renzi (leggi qui).
“Andrea Guiduzzi é presidente di Italia Viva Cesena ma è consigliere comunale di Savignano sul Rubicone, eletto in una lista civica a sostegno di Nicola Dellapasqua. In un’elezione di secondo livello é giusto rappresentare le varie maggioranze del territorio e lui stesso rappresenterà un’area più grande della sola Italia Viva. Come abbiamo sempre cercato di fare, noi lavoriamo per creare un’area che riesca a coniugare le tante anime centriste, liberali, civiche e pragmatiche che vogliono mettersi in gioco per il territorio. Il tema delle province e della loro evoluzione é caro ad Andrea e lo dimostrano il suo percorso di studi e formativo, così come più volte espresso in uscite a mezzo stampa e pubbliche” insiste Pirini.
“Prendiamo atto, quindi, che AVS stia mettendo un veto più personale che politico, valutando solo superficialmente la situazione. Noi non giochiamo al gioco dei veti perché fare politica é impegnarsi fino in fondo per il proprio territorio, cercare di lasciare la propria realtà un po’ meglio di come la si é trovata. Il giochino dei veti (personali) é solo un modo per non mettersi veramente in gioco e cercare (spesso non riuscendoci) di salvare una certa credibilità che bisognerebbe conquistare con i fatti e non con le prese di posizione ideologiche” conclude Tommaso Pirini.