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AVS e Comitato NoMegastore: “Il Polo H dovevano fermarlo evitando l’ennesimo supermercato”

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«Il ricorso al capo dello stato della Provincia dimostra, come noi Verdi abbiamo sempre sostenuto, quanto ha fatto l’amministrazione di centrodestra per favorire a più non posso la cementificazione del territorio e la realizzazione di nuovi supermercati. Non era vero che non avrebbero potuto fermare nuovi insediamenti: hanno fatto di tutto, come dimostra anche il ricorso della Provincia, per spianare loro la strada, non esitando neppure a saltare verifiche e pareri che sono importanti e non affatto procedurali.
Verificheremo la possibilità di costituirci ad adiuvandum mettendo anche in evidenza il contenuto della convenzione con i privati lottizzanti, che dimostra ancora una volta la volontà di spianare la strada al nuovo supermercato» è il commento di Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi di Europa Verde Forlì-Cesena.

«Contrariamente a ciò che dovrebbe essere garantito dall’Amministrazione con una convenzione che fissi la corretta e precisa definizione temporale dei lavori, stabilendo che le opere pubbliche devono essere tutte interamente realizzate e le aree cedute al Comune, qui si è frazionato tutto, prevedendo l’immediata realizzazione dell’ennesimo supermercato e rinviando ad un incerto futuro il resto, urbanizzazioni e soprattutto gli insediamenti collegati ai servizi ospedalieri. Ripeteremo fino alla noia che si tratta di una scelta urbanistica sbagliata, che quelle aree, previa una rigorosa verifica della assenza di rischio idraulico, sono preziose per futuri insediamenti collegati all’ospedale, che non possono essere sacrificati agli interessi immobiliari. Le alluvioni del 2023 e di quest’anno hanno fatto capire anche a chi prima era meno “attento” al tema che l’utilizzo del territorio non può più procedere come se nulla fosse accaduto, e oltre a mettere in sicurezza l’esistente occorre prima di tutto ripensare all’immediato futuro» insistono i due esponenti dei Verdi.

«Trattandosi di un insediamento al di fuori del territorio urbanizzato e posto in adiacenza alla confluenza del Montone e del Rabbi chiedemo l’applicazione delle salvaguardie triennali previste dal Decreto legislativo applicate dall’Autorità di Bacino, evitando che procedano insediamenti in aree ancora inedificate e a rischio idraulico. Poi col PUG (Piano Urbanistico Generale Ndr), fatte tutte le verifiche necessarie, si potrà decidere se sarà possibile una loro eventuale utilizzazione, comunque esclusivamente per servizi ospedalieri» concludono Mengozzi e Ronchi.

«Come Comitato NoMegastore accogliamo in maniera positiva la notizia del ricorso della provincia in cui si chiede l’annullamento della delibera del Comune di Forlì in merito al cosiddetto Polo H (8400 mq di costruzioni in zona ospedaliera tra cui un supermercato e un ristorante), ma ci preoccupa il fatto che paia essere principalmente basato più su di una questione di forma, l’accordo in sè è per sè tra Provincia e Comune appunto, piuttosto che questioni di merito e contenuto. Noi del NoMegastore già nel maggio 2023 ci appellammo al Presidente Lattuca perché facesse tutto quello che era in suo potere per rivedere questo assurdo progetto con l’utilizzo per scopi commerciali di un’area preziosa come quella adiacente al nosocomio, che dovrebbe invece essere adibita al servizio e all’ausilio della stessa struttura ospedaliera e a nient’altro. Un’altra area come invece quella dell’ex macello dei polli in grado di accogliere traffico (senza ambulanze costrette a passare dal Ponte Rabbi per giungere a destinazione) e destinazione commerciale, viene invece lasciata decadere pur di non investire in riqualificazione. Sperando che il ricorso si accolto e che la partita possa riaprirsi ci rivolgiamo ai nuovi consigli comunale e provinciali» si legge in una nota del Comitato NoMegastore.