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Bongiorno: «Quelle innocenti vite spezzate dalla furia delle bombe di 80 anni fa»
«La commemorazione delle 74 vittime civili del bombardamento sul centro storico di Forlì di 80 anni fa, il 25 agosto 1944, è occasione per ricordare quelle innocenti vite spezzate dalla furia delle bombe, è occasione per fare memoria di quanto sia orribile la guerra. Quel bombardamento del ’44, ad opera di una formazione aerea sudafricana, colpì per sbaglio il nostro centro cittadino, poiché avrebbe dovuto bersagliare gli obiettivi strategici dei raccordi della ferrovia e della stazione. Ma la scia di morte di quella mattina del 1944, un venerdì di mercato, ci ricorda che il vero errore ed orrore è la guerra, una peste che provoca distruzione, dolore, odio e morte, ieri come purtroppo oggi» sono le parole del vicesindaco di Forlì Vincenzo Bongiorno.
«I 75 rintocchi delle campane di San Mercuriale, uno per ciascuna delle 74 vittime più il 75° per le vittime di tutte le guerre, sembrano sempre interminabili e sono molto commoventi. Così come è commovente pensare ai soccorsi portati allora, alla testimonianza di pietà umana che ci ha lasciato mons. Giuseppe Prati, il popolare don Pippo, all’epoca abate di San Mercuriale, che trascorse l’intera giornata a raccogliere brandelli di carne umana delle vittime sui muri e sul selciato della piazza, per poi dare loro pietosa sepoltura in una fossa comune allestita al Cimitero Monumentale. Una pietà in grado di riportare l’umanità al di sopra di ogni barbarie, capace persino di fare breccia nella spirale di odio di ogni conflitto» conclude Vincenzo Bongiorno vicesindaco di Forlì.