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Schlein a Forlì. Morrone e Buonguerrieri: «Numeri dati a caso, insulti e l’inarrestabile crisi Pd»

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Elly Schlein è come una marziana caduta su Forlì. Non ricorda di essere stata vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con deleghe pesanti collegate all’ambiente. Forse perché, nonostante la sua enfatizzata vocazione ‘green’, non ha lasciato alcun segno concreto nel campo della tutela del territorio. Impegnata com’è a guardarsi dai plurimi nemici interni, non è neppure riuscita a concentrarsi sul passato fallimentare delle Amministrazioni di sinistra a Forlì e sulle responsabilità che il Pd ha (e pure lei si deve assumere) sullo sfacelo del territorio in Romagna dopo 54 anni ininterrotti di governo regionale e un settantennio di potere nei vari enti locali. Comprendiamo che personalità importanti come la ‘Elly’, leader del movimento OccupyPD e acerrima competitor di Stefano Bonaccini alla segreteria del partito, non possano interessarsi personalmente di realtà romagnole insignificanti rispetto ai loro larghi orizzonti, ma chi scrive gli interventi pubblici di Schlein non dovrebbe limitarsi alle sterili invettive, di proposte concrete e veramente percorribili, infatti, non se ne sono sentite”. Così in una nota il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone.

Al Pd mancano le idee, i progetti, le proposte. I suoi esponenti sono fuori dalla realtà e sono capaci di alzare la pressione dei fan solo con le offese indecorose contro il ‘nemico’ politico di turno o diffondendo bufale. Non si è sottratta a questo vizietto neppure l’ineffabile segretario del Pd forlivese Gessica Allegni sproloquiando sull’alluvione. La realtà è evidentemente un’altra. Il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha appena spiegato in un’intervista che in meno di 10 mesi dalla sua nomina e grazie alle ingenti risorse concesse dal governo sono già stati investiti sul territorio oltre 1,6 miliardi di euro e dal 19 aprile sono in atto i rimborsi per privati e aziende dopo le dovute verifiche. Dunque, tempi assolutamente rispettati e molto più veloci che in qualsiasi altra calamità intervenuta in Emilia-Romagna, compresa la lentissima e infinita ripresa dal terremoto del 2012 in aree dell’Emilia. Sarebbe più serio che Schlein e, a livello locale, Allegni riconoscessero le responsabilità del Pd regionale sullo stato del territorio e sull’inefficienza delle politiche regionali, magari chiedendo anche scusa. I danni dell’alluvione sarebbero stati certamente meno gravi se la Regione avesse lavorato nel corso degli anni come avrebbe dovuto. Il Pd, con ogni evidenza, non capisce che la propaganda becera, gli insulti, i numeri dati a caso e le fanfaronate irrealistiche danno solo la misura della sua inarrestabile crisi” conclude Morrone.

Ci vuole una bella faccia tosta a presentarsi nel nostro territorio, a mettere piede nelle nostre città e nelle nostre colline e a infierire sulle ferite ancora aperte dell’alluvione: quelle stesse ferite provocate da anni di malagestione da parte di quella sinistra di cui Elly Schlein è ed è stata espressione, avendo ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’Emilia-Romagna con delega al Patto sul clima, ed avrebbe dovuto quindi vigilare in prima persona sulla messa in sicurezza del territorio. Eppure ci siamo dovuti sorbire anche la passerella del segretario del Pd, che dimentica le sue enormi responsabilità e, mentre il presidente Bonaccini scappa in Europa, tocca al governo Meloni rimediare ai danni da loro causati“. È il commento di Alice Buonguerrieri, deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia.

Hanno un bel coraggio il Pd di Bonaccini e Schlein ad accusare l’Esecutivo, mentre si dovrebbe fare un profondo esame di coscienza per tutto quello che non ha fatto nei lunghi decenni al governo della Regione – aggiunge l’esponente di FdI -. La sinistra non ha messo in sicurezza il territorio, non si è presa cura dei fiumi perché ostaggio dell’ambientalismo estremista e ideologico di cui è pervasa. L’Emilia-Romagna è la regione più cementificata d’Italia, sono state realizzate, parzialmente, solo 12 casse di espansione sulle 23 ritenute necessarie dalla Regione stessa, e sono state spese solo un terzo delle risorse stanziate per il contenimento del rischio idrogeologico. Davanti a questi dati, che vengono da Regione, Legambiente, e Corte dei Conti, non certo da Fratelli d’Italia, Schlein e il Pd dovrebbero fare un mea culpa invece di contestare il governo Meloni che, in un anno, ha fatto più di quanto la sinistra è riuscita a realizzare in cinquanta: solo per la messa in sicurezza del territorio sono stati stanziati 3,5 miliardi di euro, sono stati rimborsati il 100% delle somme urgenze ed è anche partita la macchina dei rimborsi ai privati, con una dotazione finanziaria sufficiente a far fronte alle esigenze di cittadini e imprese. Schlein chieda piuttosto al sindaco di Roncofreddo cosa ha fatto durante l’emergenza – conclude Buonguerrieri – visto che i cittadini si sono dovuti rivolgere direttamente a noi perché gli amministratori locali erano totalmente assenti”.