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Un’appendice su Domenico Matteucci e un aggiornamento su Giuseppe Miller

Di Agostino Bernucci Leggilo in 2 minuti
Aggiornato: 28 aprile 2024
Un’appendice su Domenico Matteucci e un aggiornamento su Giuseppe Miller

Profondamente compiaciuto per il plauso e le bellissime parole che ho ricevuto, vorrei tornare, se voi me lo consentite, un attimo su Domenico Matteucci perché sono sempre più convinto che sia un obbligo presentare ai miei lettori (e ci sono) l’immagine del suo monumento funebre. L’opera è, come abbiamo già scritto, di Gaetano Lombardini che nel nostro Monumentale rappresenta uno scultore di primo piano.

Chiusa questa parentesi retrospettiva, voglio ritornare anche su Giuseppe Miller (lo ricordate?) perché in chiusura del mio articolo avevo scritto di aver iniziato il tentativo di cercare i suoi resti assieme a quelli di Francesco Tesei di Pesaro, per, in caso positivo, cercare di riportarli “a casa”.

Già Oliverotto Fabretti (ben più importante di me) cent’anni fa aveva tentato, dopo l’errore dell’amministrazione dell’epoca per aver cercato a Cosenza e non a San Giovanni in Fiore, di riportare i resti di Miller a Forlì. Ma anche allora tutto era caduto nel vuoto. Anche oggi si è verificato lo stesso negativo esito.

Io dalla fine dell’agosto 2023, a questo proposito, come ho già scritto allora, ho interpellato il sindaco di San Giovanni in Fiore e dopo diversi tentativi, la signora mi ha indirizzato ad un’altra persona, la quale mi ha inviato ancora ad una terza. Dopo sei mesi di inutili scritti e una vana attesa, ho deciso di chiudere la questione non avendo avuto da tutte queste persone una benché minima risposta. Questo per dovere di informazione.

Agostino Bernucci

L'autore

Agostino Bernucci
Agostino Bernucci

Agostino Bernucci è nato il 6 febbraio 1942 a S.Maria del Taro, Comune di Tornolo (PR). Casualmente, perché suo padre, Carabiniere, era continuamente trasferito. Le radici della sua famiglia sono invece nel Montefeltro. In chiusura di carriera la famiglia si è fermata a Forlì dove è sempre rimasta. È così nato in lui un interesse per questa sua città che col passare degli anni è diventato sempre più importante. Nel 1968 si è laureato all’Università di Bologna in Pedagogia e per decenni è stato insegnante di Letteratura Italiana e Storia nel triennio di diversi Istituti superiori della città, principalmente nel triennio dell'Istituto Commerciale “C.Matteucci”. È stato testimone della nascita del circolo culturale “E’ Racoz” e per decenni, fino al Covid, è stato membro del gruppo “Gli amici del lunedì”. Il suo interesse per la storia, soprattutto la storia di Forlì si è rafforzato con la pensione. Ha frequentato per diversi anni l’Archivio di Stato dove frugando e leggendo documenti su documenti, è venuto a conoscenza di tanti fatti importanti o anche solo curiosi. Oggi grazie (!?) al Covid, chiuso in casa, ha riscoperto tutto ciò che aveva raccolto ed ha scelto gli argomenti a suo parere più interessanti. La sua famiglia è composta da sua moglie, suo figlio, sua nuora e due nipoti Francesco ed Emanuele.

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