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“Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco” al Teatro Piccolo

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Già applauditissimi nella passata stagione con lo spettacolo Don Chisciotte, torna al Teatro Piccolo di Forlì, Stivalaccio Teatro. Giovedì 4 aprile alle ore 21,00 per una serata che ha già registrato il “tutto esaurito”, la compagnia presenterà “Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco“, un soggetto originale del regista Marco Zoppello che ne è anche interprete con Anna De Franceschi e Michele Mori.

1574. Venezia in subbuglio. Per calli e fondamenta circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore immenso per il Doge e per la città lagunare.
Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del Principe. Mica una storia qualunque, bensì la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta.
Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo e soprattutto: dove trovare la “Giulietta” giusta, casta e pura, da far ammirare al Principe Enrico? Ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta.

Si assiste dunque a una “prova aperta”, alla maniera dei comici del Sogno di una notte di mezza estate, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime. “Shakespeare diventa, per noi, materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, attraverso il teatro popolare, le grandi passioni dell’uomo, le gelosie ‘otelliane’, i pregiudizi da ‘mercante’, ‘tempeste’ e naufragi, in una danza tra la vita e la morte, coltelli e veleni”. “Il ritmo incalzante delle battute, i canti e i continui riferimenti alla cultura pop giustificano anche la licenza poetica che vede rappresentato Romeo e Giulietta nel 1574, quando il dramma non era ancora stato composto” (Antonia Liberto – drammaturgia.it).
Info: 0543/26355, 0543/64300, www.accademiaperduta.it.