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Tragedia di Firenze. Rinaldini: «Una strage che deve finire, occorre garantire rispetto delle norme e sicurezza»
«L’incidente sul lavoro che ha coinvolto 8 persone nel cantiere per la costruzione del supermercato Esselunga a Firenze – tra cui quattro morti, un disperso e tre feriti gravi – è l’ennesimo episodio che ha visto 1.041 morti sul lavoro nel 2023 e già 145 nel 2024. È una strage che deve finire: le persone vanno a lavorare per vivere, per le proprie famiglie, per i figli. Ci uniamo al dolore dei familiari delle vittime, sapendo bene cosa significherà per quelle famiglie la mancanza di un padre, di un marito, di un figlio e auspichiamo una pronta guarigione ai lavoratori ricoverati in ospedale. Come sempre, il personale dei soccorsi sanitari e i Vigili del Fuoco hanno dimostrato passione per il proprio lavoro e determinazione, anche in questa tragica circostanza. Il nuovo codice degli appalti, voluto dal Governo Meloni e in particolare da Salvini, ha liberalizzato il subappalto a cascata, vietato dal vecchio codice, senza però introdurre una disciplina specifica operativa che permetta di inquadrare i procedimenti da seguire per autorizzare le esecuzioni di opere in subappalto. Questa mancanza legislativa rende perciò più difficile esigere le tutele contrattuali e di legge, in termini di corretta applicazione dei contratti nazionali, di rispetto delle norme su salute e sicurezza sul lavoro e parità di trattamento economico» è il commento di Graziano Rinaldini candidato sindaco per il Centrosinistra a Forlì.
«Apprendiamo, inoltre, dagli organi di stampa, che gli operai occupati nel cantiere Esselunga erano inquadrati con il contratto dei metalmeccanici anziché con quello degli edili e quindi, se la notizia risultasse vera, non avrebbero avuto la giusta formazione professionale, oltre a un costo del lavoro inferiore. In Italia ci sono pochi ispettori del lavoro – funzione fondamentale per intensificare i controlli con il nuovo codice degli appalti – tant’è vero che in ogni azienda italiana potrebbe arrivare un controllo ogni 11 anni. Sulle circa 58.000 verifiche effettuate dagli ispettori nelle aziende nel 2022, sono state rilevate irregolarità nel 67% dei casi, quelle di tipo previdenziale sono pari all’84%. Verifiche che hanno portato alla luce 9.400 lavoratori in nero e 168.469 posizioni irregolari, con un recupero di 1.2 miliardi di euro. È dunque necessaria una maggiore dotazione degli organici per gli ispettori del lavoro e un incremento delle strumentazioni informatiche per snellire il loro lavoro» insiste il candidato sindaco del centrosinistra.
«È singolare che il governo Meloni dica di voler difendere l’interesse nazionale e delle imprese regolari e poi non controlli lo sfruttamento degli immigrati, combattendo il dumping salariale e previdenziale che danneggia le imprese che rispettano le norme. Secondo quanto riporta la stampa, la ditta committente e quella appaltatrice che operano nel cantiere crollato a Firenze sono le stesse degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della grande distribuzione a Genova, nel febbraio del 2023, in cui tre operai rimasero feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio in uso a Esselunga. Tre mesi dopo, nello stesso cantiere, cadde una cancellata ferendo gravemente un lavoratore. Auspichiamo che l’Amministrazione Zattini metta in atto tutte le misure di sua competenza – se non lo avesse già fatto – affinché nel cantiere Esselunga di Forlì, come nei cantieri del Comune, siano attuate tutte le norme e le disposizioni di legge in materia di sicurezza, di formazione dei lavoratori e sul corretto inquadramento contrattuale. Da parte nostra, come centrosinistra, sosterremo tutte le iniziative sindacali contro le morti sul lavoro, con l’impegno di batterci perché il lavoro sia di qualità, perché la formazione e la sicurezza siano caratteristiche fondamentali delle imprese che lavorano sul nostro territorio» conclude Graziano Rinaldini candidato sindaco per il Centrosinistra a Forlì.