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Pd, M5s, F&c: «L’utilizzo del Comune per propri scopi elettorali è il classico modus operandi di Zattini»
In merito alla presentazione delle liste di Fratelli d’Italia e della Lista Civica del sindaco Gian Luca Zattini, intervengono in una nota i gruppi consiliari di minoranza (Pd, M5S e Forlì & Co Ndr): «L’utilizzo di una sala del Comune per non previste attività di carattere elettorale, dimostra il rispetto del sindaco Zattini per le regole e la sua idea rispetto ai beni comuni. L’utilizzo della Sala Randi per attività di carattere elettorale, come la presentazione delle liste e dei simboli che saranno presenti alle prossime elezioni, non è ammesso dal regolamento d’uso degli spazi comunali. Il regolamento precisa altresì che anche gli spazi effettivamente utilizzabili per finalità politiche (come il Salone Comunale o la Sala del Foro Boario) possono essere richiesti solo a partire dal trentesimo giorno antecedente la data del voto (che quest’anno cade il prossimo 8 maggio), a massima garanzia della parità di trattamento tra le diverse forze candidate alle elezioni».
«È evidente come al sindaco Zattini non interessi affatto il rispetto di regole che, peraltro, lui stesso ha votato (delibera del Consiglio comunale 72 del 2021 che disciplina l’uso degli spazi comunali), perché si sente padrone degli spazi del Comune e ritiene di poterne disporre a piacimento per i propri fini elettoralistici. Vorremmo ricordare a Zattini che il Comune non è casa sua e che i regolamenti valgono per lui come per qualsiasi altro cittadino o cittadina; evidentemente Zattini confonde o non capisce bene quali siano i compiti e i doveri di un sindaco, il cui valore e capacità di amministrare la cosa pubblica nell’interesse della collettività parte anche dall’attenzione con la quale dà il buon esempio nel rispetto delle regole. In proposito, in effetti, occorre ricordare che il Sindaco Zattini è stato multato, in occasione della scorsa campagna elettorale, per non aver correttamente reso le dichiarazioni inerenti alle spese della propria campagna elettorale. Si tratta evidentemente di un preciso modus operandi». I gruppi consiliari del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Forlì e Co.