statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 4 minuti

Morgagni: «La crisi del centro si aggrava ma Zattini e la sua giunta sono gli unici a non vederla»

img of Morgagni: «La crisi del centro si aggrava ma Zattini e la sua giunta sono gli unici a non vederla»
Ultimo aggiornamento:

«Ogni giorno comitati civici, organizzazioni di categoria e cittadini denunciano la condizione sempre più preoccupante del centro storico, caratterizzato da dinamiche di spopolamento, chiusure di negozi e attività commerciali, crescente sporcizia e insicurezza. Gli unici a non essere preoccupati sono il sindaco e la giunta che, dopo 5 anni di promesse non mantenute, sembrano avere adottato la strategia della negazione dell’esistenza di qualsiasi criticità. Se è vero che i problemi del centro non sono tutti comparsi negli ultimi 5 anni, è però certo che non si risolve nulla negandoli o affrontandoli a colpi di propaganda» è l’attacco alla politica del centrodestra di Federico Morgagni (nella foto a destra) di Forlì e co.

«È necessario abbandonare le logiche di confuso marketing culturale che hanno dominato questi anni e puntare al recupero dei principali contenitori (Merenda, San Domenico) per realizzare un sistema di servizi culturali aperti, moderni e al servizio dei cittadini, superando la drammatica situazione attuale nella quale gran parte dei musei è chiusa e la biblioteca in grande sofferenza. Per quanto riguarda il turismo occorre andare oltre la logica degli arrivi “mordi e fuggi” e, attraverso sinergie fra operatori della cultura, del commercio e della ristorazione, proporre ai visitatori percorsi esperienziali e di conoscenza di tutte le bellezze storiche, culturali ed enogastronomiche della città. Centrale, in questo sforzo, è la complessiva valorizzazione dell’area attorno al San Domenico, a partire dagli spazi del giardino e della Barcaccia, eliminandovi il parcheggio e facendone un luogo altamente sfruttato come pertinenza del museo e per la convivialità» insite l’esponente di minoranza.

«C’è poi la questione del polo universitario, la cui integrazione con la città e il suo tessuto sociale, culturale ed economico, in questi anni non ha fatto passi avanti. L’ateneo può svolgere un ruolo “forte” per il rilancio del centro se si sarà capaci di promuovere all’interno del Campus eventi aperti alla città, di predisporre una rete di servizi per gli studenti, favorendone altresì il coinvolgimento nell’offerta culturale cittadina, anche incentivando forme di creatività e linguaggi legati alla cultura giovanile.
Rilancio del centro significa ritorno alla residenzialità, un obiettivo che comporta un ripensamento della qualità dell’abitare e dell’offerta dei servizi. È importante che il Comune sostenga, anche con incentivi economici, la rigenerazione degli edifici, ma anche che garantisca la presenza in centro di tutti i servizi necessari all’abitare (asili, spazi di socialità, parcheggi, negozi di prossimità)» argomenta Morgagni.

«L’attrattività abitativa passa anche per il contrasto ai crescenti fenomeni di degrado e microcriminalità. Rigenerazione urbana, rafforzamento della coesione sociale, coinvolgimento attivo della comunità locale e sicurezza vanno di pari passo; uno dei più gravi errori di questi anni è stato lo scarso sostegno che il Comune ha riservato agli sforzi messi in atto in questa direzione da gruppi di cittadini del centro. Vi è poi il tema del rilancio della rete commerciale, che non può prescindere da un ragionamento complessivo sul sistema distributivo cittadino che mandi definitivamente in archivio la stagione della crescita indiscriminata delle grandi superfici di vendita e valorizzi il centro come luogo delle produzioni di qualità, dei prodotti caratteristici e legati alle vocazioni del territorio. Giudichiamo gravissimo che Zattini e giunta si preparino a chiudere il mandato con la presentazione, all’ultimo Consiglio previsto per aprile, di un’ulteriore serie di varianti urbanistiche per autorizzare nuovi poli commerciali, ennesima scelta devastante per la città e il suo tessuto urbano e commerciale, a partire da quello del centro storico, che deve essere impedita da una mobilitazione larga e diffusa» conclude Federico Morgagni capogruppo di Forlì e co.