statistiche siti
mercoledì 17 settembre 2025
Logo

Gli agricoltori e quelli che in tv non andranno mai

Di Roberto Balzani Leggilo in 1 minuto
Aggiornato: 4 febbraio 2024
Gli agricoltori e quelli che in tv non andranno mai

La protesta degli agricoltori è comprensibile, anche se molte delle politiche “europee” sono in realtà declinate in senso nazionale e andrebbero analizzate in modo accurato e razionale. A me interessa però rilevare che c’è una “categoria” che, pur colpita, non ha e non avrà voce, non essendo in grado di presentarsi come corporazione: i giovani. Leggo dal “Foglio” di ieri: “[il governo] ha reintrodotto le tasse (imposta di registro, ipotecaria, catastale, sostitutiva, di bollo e Iva) per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36.

Ha aumentato l’Iva su pannolini, latte in polvere, prodotti per la prima infanzia e seggiolini”. Aggiungo: ha ridotto in modo consistente il numero delle borse del Servizio Civile Universale. È normale che i governi rispondano ai gruppi di elettori meglio organizzati e capaci di premere sull’esecutivo. Meloni non si comporta in modo diverso dagli altri. Appunto.

Roberto Balzani

L'autore

Roberto Balzani
Roberto Balzani

Roberto Balzani, nato a Forlì il 21 agosto 1961, è uno storico, saggista e politico italiano. È professore ordinario di storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Bologna. È stato sindaco di Forlì, dal 2009 al 2014 è professore ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna (sede di Ravenna), della quale è stato preside fra il 2008 e il 2009. Ricercatore in Storia contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze dal 1992, è divenuto poi professore associato alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università di Bologna e quindi professore ordinario. Fra i suoi interessi più recenti, la storia del regionalismo e del patrimonio culturale, cui ha dedicato diversi saggi, collaborando alle iniziative promosse alla Scuola Normale Superiore di Pisa da Salvatore Settis. Fra il 1992 e il 1996 ha fatto parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione “Spadolini – Nuova Antologia” di Firenze. E’ stato a lungo componente del consiglio direttivo della Società di Studi Romagnoli, dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena e dell’Ibc Emilia-Romagna. Fra le principali pubblicazioni da menzionare la ricostruzione del regionalismo culturale romagnolo fra ‘800 e ‘900 (La Romagna, Bologna, 2001, ristampata con un nuovo capitolo nel 2012); inoltre, la sintesi Storia del mondo contemporaneo, Milano, 2003 (con Alberto De Bernardi), la ricerca di storia dei beni culturali Per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana (Bologna, 2003) e la cura dei Discorsi parlamentari di Carducci (Bologna, 2004). Con Angelo Varni è curatore de La Romagna nel Risorgimento (Roma-Bari, 2012). Alla sua esperienza di amministratore è dedicato il pamphlet: "Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco" (Bologna, 2012). E’ autore di diversi manuali di storia per le Scuole medie e i Licei.

Newsletter 4live

Rimani aggiornato con le ultime notizie da Forlì e provincia.

Articoli correlati