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Rifiuti da Roma. Associazioni ambientaliste: “Chiediamo al sindaco che si opponga”

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Il 24 dicembre scorso un grande incendio ha devastato l’impianto di trattamento rifiuti di Malagrotta a Roma. La Regione Emilia-Romagna ha deliberato a inizio gennaio di accogliere per un periodo di 3 mesi una parte dei rifiuti urbani indifferenziati provenienti dal Comune di Roma e di disporre che questi siano conferiti per un quantitativo massimo di 8.000 tonnellate al mese, al termovalorizzatore più vicino fra quelli gestiti da Hera. Ma quello di Forlì sembra essere il più vicino.

«Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste (TAAF) fa presente che l’inceneritore di Forlì brucia già anche i rifiuti di Ravenna, di Cesena, di alcuni Comuni del Riminese.  Adesso dovrebbe prendere anche quelli di Roma per non si sa quanto tempo, perché per ripristinare l’inceneritore di Roma occorreranno sicuramente molti mesi o anni.
Alla luce degli importanti risultati ottenuti dal territorio forlivese con la raccolta porta a porta e l’applicazione della tariffa puntuale attuata da Alea Ambiente, che hanno consentito al bacino forlivese di andare oltre agli obiettivi previsti dal piano regionale per il 2027, già nel 2022, attualmente vengono riciclati oltre il 90% dei rifiuti urbani, promuovendo Forlì a Comune virtuoso. Proprio per questo il territorio forlivese dovrebbe essere premiato, non beffeggiato» spiega Ornella Mordenti coordinatrice TAAF. 

«Il nuovo piano regionale della gestione dei rifiuti del 2022 non prevede la chiusura entro il 2027 dell’inceneritore di rifiuti urbani di Forlì come invece era stato chiesto all’unanimità dal Consiglio comunale forlivese a luglio del 2021, ed anche la richiesta di non conferire all’inceneritore di Forlì rifiuti che non provenissero da sistemi di raccolta porta a porta con tariffa puntuale non è stata finora rispettata. Forlì è costretta a convivere con la presenza di un altro inceneritore, quello di rifiuti sanitari di Ecoeridania, molto più inquinante di quello di Hera. I dati sulla qualità dell’aria, pubblicati da Arpae in questi giorni, sono allarmanti, le polveri sottili sono aumentate molto e si devono attuare misure emergenziali per ridurre lo smog. Per tutte queste ragioni il TAAF chiede al sindaco Gian Luca Zattini, responsabile della salute dei cittadini, di opporsi allo smaltimento a Forlì dei rifiuti di Roma al fine di salvaguardare la cittadinanza da ulteriori rischi alla salute. I forlivesi non devono essere puniti, ma meritano una particolare attenzione» conclude il TAAF.