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Presentazione del libro “Parcheggiare altrove”

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Ultimo aggiornamento:

Giovedì 25 gennaio alle ore 18,00 nella Sala Arancio della Fabbrica delle Candele in viale Salinatore angolo piazzetta Corbizzi a Forlì per il ciclo “Autori in Fabbrica” ci sarà la presentazione del libro “Parcheggiare altrove” di Esmeralda Seferovic, con Gilberta Gardini. Illustrazioni di Cosetta Gardini. Introduce l’incontro Marco Viroli, coordinatore artistico della Fabbrica delle Candele.

“Parcheggiare altrove” è il libro di Esmeralda Seferovic, una ragazza di 21 anni, nata a Bologna ma di origine rom bosniaca, che dopo aver condotto una vita da “zingara” per tutta l’infanzia, all’età di 9 anni è stata allontanata dai genitori e inserita in una comunità della cooperativa sociale “P. Babini” di Forlì.
A un certo punto della sua vita, Esmeralda, nonostante le sue difficoltà di apprendimento derivate principalmente dal degrado socio culturale in cui era cresciuta, ha sentito fortissima la necessità di fermarsi e guardare la sua storia con occhi nuovi, per fare la pace con un passato ingombrante e doloroso, con il quale ha dovuto combattere tante battaglie. E così, dopo aver letto “Il piccolo principe” e aver capito che, come la volpe, anche lei, in fondo, era “stata addomesticata”, è nata l’idea del libro.

Il libro, scritto da Esmeralda in maniera diretta e semplice, racconta alcuni passaggi della sua vita, in un andare cronologico che ripercorre le tappe salienti della sua crescita, dalla prima infanzia ai suoi 19 anni. Oltre vari tasselli della vita di Esmeralda (che parlano di infanzia negata, di distacco, di accoglienza, di scuola, di lingua, di difficoltà e di conquiste), il libro raccoglie anche le testimonianze di alcune persone che hanno accompagnata la ragazza nel tempo e un breve excursus sui Rom.
Il libro è arricchito dalle illustrazioni a mano libera di Cosetta Gardini, immagini che Esmeralda ha scelto e che vorrebbe portare con sé come tanti tatuaggi. La storia raccontata in “Parcheggiare altrove” è capace di commuovere, indignare, stimolare riflessioni e intenti, ma anche confortare grandi e piccoli lettori.