statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 2 minuti

Giornata dedicata alla musica dei Led Zeppelin all’Artusi Jazz

img of Giornata dedicata alla musica dei Led Zeppelin all’Artusi Jazz
Ultimo aggiornamento:

Prosegue la tredicesima edizione del festival “Artusi Jazz 2024 Inverno Mix It”, organizzato dall’Associazione dai de jazz, in un fluire di voci, bacchette, sassofoni e pianoforti che si intersecano su un pentagramma in chiave di basso seguendo direzioni articolate, in un contaminarsi, “mix it”, che genera libertà espressiva.

Venerdì 5 gennaio l’approdo è alla Fabbrica delle Candele a Forlì, in una giornata dedicata alla musica dei Led Zeppelin, opportunamente letti e ri-improvvisati. La giornata comincia alle ore 17,00 con Giovanni Rossi, giornalista e critico musicale, che parlerà del suo libro “Led Zeppelin ’71: la notte del Vigorelli” (2014, nuova ed. 2021) assieme ad Alberto Antolini.

Alle ore 21,15 lo stage della Fabbrica sarà avvolto dai suoni rutilanti del Francesco Bearzatti “P.A.Z. – Post Atomic Zep” (“Plays Led Zeppelin”): “Mettere il distorsore sul sax e sentirsi contemporaneamente Jimmy Page e Robert Plant non ha eguali per me che sono cresciuto con questa musica” dice Bearzatti, che, sassofonista, clarinettista, compositore, curioso di musiche e culture, ama spingersi oltre i non-confini del jazz. Animatore di gruppi e progetti, da tempo la sua carriera musicale viaggia tra Italia e Francia, condividendo palco ed incisioni con artisti italiani ed internazionali: il Bizart Trio con Emanuel Bex (“Hope”, 2006, guest E. Rava), “Indigo 4” (2005) con Gianluca Petrella, “Because of Bechet” (2009) con Aldo Romano, il Francesco Bearzatti & The Bears (“Live in France” con Eric Surmenian e Manhu Roche, 2014) e il Tinissima Quartet (cinque album, da “Suite for Tina Modotti”, 2008, a “Zorro”, 2020, con Giovanni Falzone, Danilo Gallo e Zeno De Rossi).

Condivide l’avventura “P.A.Z” (e l’album, 2023) con Danilo Gallo e Stefano Tamborrino: le distorsioni del sax di Bearzatti, vero “narratore” musicale, che nell’improvvisazione cammina sui wah-wah, l’incedere costante ed ossessivo del basso elettrico di Gallo, produttore di gravità ritmiche, e la ricchezza della poliritmia di Tamborrino fanno di “Post Atomic Zep” un concerto dagli sviluppi inaspettati e coinvolgenti.
Biglietteria: intero € 15, ridotto € 13.