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“Coraggio mamma”. Il patriottismo in un panino

Di Roberto Balzani Leggilo in 1 minuto
Aggiornato: 15 gennaio 2024
“Coraggio mamma”. Il patriottismo in un panino

È con una certa emozione che ho varcato la soglia di un anonimo condominio anni Trenta, a Roma, non lontano da San Giovanni in Laterano. Appartamenti normali, alcuni ancora abitati. Eppure da quelle stanze, trasformate in celle, passarono 2.000 persone, fra le quali 300 donne, fra l’autunno 1943 e la primavera 1944. Generali, aristocratici, artigiani, operai, intellettuali, ebrei, individui semplici, perfino alcuni soldati alleati finirono interrogati e torturati e poi in parte uccisi dal Servizio di Sicurezza delle SS comandato dal tenente colonnello Herbert Kappler.

Mi ha colpito, nel Museo storico della Liberazione, il panino in cui Ignazio Vian ha inciso l’estremo saluto: “Coraggio, mamma”. E, nella cella asettica e fuori dal tempo, dove non era facile ricordare i giorni e le ore, inciso sul muro, il più nobile dei “perché?”: “Viva l’Italia”. Sono grato a chi ha consegnato alle generazioni a venire questo deposito di storia e di memoria, con dedizione e disinteresse.

Roberto Balzani

L'autore

Roberto Balzani
Roberto Balzani

Roberto Balzani, nato a Forlì il 21 agosto 1961, è uno storico, saggista e politico italiano. È professore ordinario di storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Bologna. È stato sindaco di Forlì, dal 2009 al 2014 è professore ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna (sede di Ravenna), della quale è stato preside fra il 2008 e il 2009. Ricercatore in Storia contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze dal 1992, è divenuto poi professore associato alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università di Bologna e quindi professore ordinario. Fra i suoi interessi più recenti, la storia del regionalismo e del patrimonio culturale, cui ha dedicato diversi saggi, collaborando alle iniziative promosse alla Scuola Normale Superiore di Pisa da Salvatore Settis. Fra il 1992 e il 1996 ha fatto parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione “Spadolini – Nuova Antologia” di Firenze. E’ stato a lungo componente del consiglio direttivo della Società di Studi Romagnoli, dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena e dell’Ibc Emilia-Romagna. Fra le principali pubblicazioni da menzionare la ricostruzione del regionalismo culturale romagnolo fra ‘800 e ‘900 (La Romagna, Bologna, 2001, ristampata con un nuovo capitolo nel 2012); inoltre, la sintesi Storia del mondo contemporaneo, Milano, 2003 (con Alberto De Bernardi), la ricerca di storia dei beni culturali Per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana (Bologna, 2003) e la cura dei Discorsi parlamentari di Carducci (Bologna, 2004). Con Angelo Varni è curatore de La Romagna nel Risorgimento (Roma-Bari, 2012). Alla sua esperienza di amministratore è dedicato il pamphlet: "Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco" (Bologna, 2012). E’ autore di diversi manuali di storia per le Scuole medie e i Licei.

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