Leggilo in 2 minuti
Asioli: «La Panighina aspetta da anni una cassa di espansione»
«Non è un mistero che la frazione di Panighina di Bertinoro aspetti da anni la costruzione di una cassa di espansione. Tale opera permetterebbe di contenere o di addirittura eliminare gli eventuali danni che l’esondazione del torrente Bevano può provocare in seguito alle abbondanti piogge. Fenomeni di questo tipo sono stati abbastanza frequenti nel corso degli anni e quindi è comprensibile l’aspettativa di questa opera da parte dei residenti. Nonostante la Regione Emilia Romagna abbia effettuato studi e progetti per la realizzazione di questa opera, le Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo non hanno considerato questa opera una loro priorità, anche a causa della mancanza dei fondi necessari per la costruzione che avrebbero dovuto essere ricercati con interlocuzioni nei più svariati ambiti» è il commento di Barbara Asioli capogruppo consiliare Bartnora.
«Il governo ha messo a disposizione delle zone colpite dall’alluvione somme importanti non solo per la ricostruzione, ma anche per la messa in sicurezza finalizzati alla tutela della pubblica e privata incolumità a difesa dagli eventi meteorologici estremi, che sempre più spesso si verificano. Con un’ordinanza ad hoc il commissario Figliuolo ha stanziato 1.500.000 euro per il “completamento del sistema di aree di espansione naturale e laminazione del torrente Bevano in località Panighina”. I finanziamenti finalmente sono stati stanziati e quindi tra le priorità dell’Amministrazione deve esserci questa opera, che non deve essere più procrastinabile. Il Comune deve sollecitare il Consorzio di Bonifica, ente deputato a sovrintendere a tale opera o chi per esso, affinchè si inizino quanto prima le procedure necessarie alla realizzazione della cassa di espansione» insiste l’esponente di minoranza.
«La Regione Emilia Romagna ha già individuato l’area dove deve essere realizzata la cassa di espansione e quindi devono essere coinvolti i cittadini nei casi in cui siano proprietari dei terreni interessati dall’opera. Si deve verificare se lo studio effettuato a suo tempo dalla Regione Emilia Romagna è ancora attuale o deve essere aggiornato. Non si può ulteriormente rimandare la realizzazione della cassa di espansione nella frazione della Panighina, che troppo spesso negli anni è stata chiamata a far la conta dei danni subiti dall’esondazione del Bevano» conclude Barbara Asioli.