statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 2 minuti

Mostra “Trattopop” di Giovanni Teti

img of Mostra “Trattopop” di Giovanni Teti
Ultimo aggiornamento:

Inaugura domenica 17 dicembre alla Galleria Manoni 2.0, in corso Garibaldi 55/A a Forlì, la mostra “Trattopop” di Giovanni Teti, pittore e artista contemporaneo.
Giovanni Teti nasce a Rimini il 24 luglio 1963. Cresce a San Mauro Mare dove fin da bambino sviluppa grande passione per la pesca, la caccia, la fotografia e per l’arte nelle sue più stravaganti sfumature.

Sin dalla prima adolescenza focalizza il suo interesse sulla fotografia, sia essa naturalistica che espressa in altre forme, respirando ed ottenendo da essa le più ampie soddisfazioni. Con l’avvento del digitale però, la passione per la macchina fotografica, quale espressione d’arte, scema, fortemente manipolata da sempre più sofisticati programmi informatici che tolgono all’uomo la vera espressione artistica. Per questo Giovanni porta interamente la sua attenzione alla pittura, realizzando ciò che il suo sentimento, in forma pura e autentica, intende esprimere.

Oggi è un affermato professionista nel settore immobiliare; la sua peculiarità è il tocco artistico e originale che lo contraddistinguono e che apporta ad ogni aspetto della vita con la stessa esplosione di colore che accompagna la sua arte, alle quale rivolge dedizione, energia e passione. Giovanni Teti è felicemente sposato con Cinzia Manuzzi, la sua Aidi, meravigliosa compagna di vita e motore pulsante delle sue sempre più colorate opere. La rassegna di più di 20 opere inedite verrà inaugurata alle ore 17,00 dalle autorità locali e dai titolari della Galleria Manoni 2.0.

L’ingresso alla mostra resterà gratuita per tutta la sua durata, fino al 7 gennaio, aperta negli orari di negozio. In occasione dell’inaugurazione accompagneranno la visita Rossana Maestri e Sole Stojmenov suonando alcuni brani di musica classica. Al termine della visita verrà offerto un piccolo aperitivo di ringraziamento. Gli allestimenti sono curati da Massimiliano Zuppone e la parte grafica da Augusto Selvatici.