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Cenone di Capodanno. Confcommercio: “Sette forlivesi su dieci hanno già scelto il ristorante”

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Sette forlivesi su dieci hanno già scelto uno delle centinaia di ristoranti locali che rimarranno aperti la sera di San Silvestro. Gli altri trascorreranno Capodanno in vacanza o a casa. Queste le tendenze riscontrate da Ascom-Confcommercio Forlì a una manciata di giorni dal 31 dicembre. L’offerta delle attività di ristorazione è nell’ordine del 60%. Detto in altri termini: sei ristoranti su dieci lavoreranno il 31.

Si percepisce una sempre crescente voglia di stare insieme, dimenticando almeno per qualche ora le difficoltà quotidiane – dichiara il direttore di Ascom-Confcommercio Alberto Zattini -. Abbiamo stimato che la spesa pro-capite oscillerà tra i 92 e i 115 euro, a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione. L’ultimo dell’anno sarà anche l’occasione per valorizzare i prodotti dell’eccellenza agroalimentare ma soprattutto vitivinicola locale, un’eccellenza che nel nostro territorio non ha bisogno di tante presentazioni”.

Durante il brindisi di mezzanotte nel 66% dei locali forlivesi si stapperà spumante italiano. «Otto imprenditori su dieci confidano che sarà “tutto esaurito”. Solo in poco più di un ristorante su dieci, oltre alla cena, si svolgerà anche un vero e proprio veglione con spettacolo e musica. Tra le formule richieste dai forlivesi negli ultimi anni, c’è il “menu alla carta”, che sembra essere utilizzato da un numero significativo di ristoranti».

Non solo ristoranti, si diceva. “Si consolida la tendenza di passare Capodanno a casa. Lo testimoniano le vendite all’interno delle attività alimentari, che sono andate molto bene“. Tra i prodotti più venduti cappelletti, cotechino col purè, uva, panettone e pandoro. Tanti hanno già ordinato i prodotti da asporto, così da non dover cucinare. C’è infine una quota di persone che passerà il Capodanno lontano da casa. Nove persone su dieci resteranno nel Belpaese, scegliendo principalmente la montagna (34,1%), città diverse dalla propria residenza (25%) o località d’arte (20%). Il rimanente 8% opterà invece per l’estero, preferendo le grandi capitali europee (83%). L’alloggio preferito resta la casa di parenti/amici (per il 33% dei casi), mentre il 21,9% andrà in albergo. La spesa media pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 587 euro (555 euro per chi resterà in Italia e 980 euro per chi andrà all’estero).