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I vincitori della XX edizione di Sedicicorto Forlì International Film Festival

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Ultimo aggiornamento:

Si è conclusa la 20° edizione del Sedicicorto Forlì International Film Festival. Sabato scorso si è svolta, nella sala del Cinema San Luigi, la cerimonia di premiazione. I 4 Luminòr – ovvero i premi principali – sono stati assegnati come segue: il vincitore della sezione Movie è risultato il film I promise you Paradise del regista egiziano Morad Mostafa, già vincitore nel 2021 con l’opera What we don’t know about Mariam. Il cineasta è riuscito ancora una volta a colpire la sensibilità della giuria e del pubblico, grazie ad una storia raccontata con intensità e sentimenti reali.

Anche per il film vincitore della sezione Animalab, The Black Promegranate, ci troviamo di fronte ad un dramma esistenziale, grazie alla scrupolosa ricostruzione sperimentale del regista iraniano Ali Zare Ghanatnowi. Un film che la giuria ha dichiarato come opera indispensabile per non perdere il contatto con il dramma legato alla negazione dei diritti di una giornalista.

Per la sezione Cortitalia, riservata alle opere Nazionali, si è aggiudicato il primo premio il film In tutte le ore e nessuna di Davide Minotti e Valeria Miracapillo. Anche qui ci troviamo di fronte alla privazione di libertà della scrittrice e attivista turca, Asli Erdogan. Un racconto toccante su alcune delle tappe più importanti della sua travagliata vita.

Il premio per la migliore opera della sezione Cortinloco, riservata alla cinematografia della Regione Emilia Romagna, è stato assegnato a Claudio Casazza, per il film Cicciolina Pocket, racconto nostalgico e divertente di quattro adolescenti che vivono in un piccolo paese di periferia. In tutto sono stati assegnati 20 premi e riconoscimenti per un valore di oltre 4.000 €.

Sedicicorto ha assegnato un Premio alla carriera Cinemaitaliano.info al noto attore Silvio Orlando ed il Premio Generazione G, per l’attrice del futuro, a Mila Damato, convincente protagonista del film Estasi di Domenico Laddaga. Il Premio Fedic va, invece, a La Musica nel sangue di AlessandroZaffanella.

Le motivazioni dei premi sopra indicati:

I promise you paradise – Perché, attraverso immagini come quadri, il regista descrive, con rara sensibilità e precisione, una periferia del mondo e dell’anima, che prende lavia migrante del mare come l’ultimo dei paradisi sperati e continuamente perduti.

The Black Promegranade – “L’animazione è sempre più il linguaggio privilegiato dai cineasti per raccontare la realtà. Lungi dal limitarsi a ‘decorare’ le immagini dal vero, essa le esalta, le trasfigura, conferisce loro una potenza e una universalità che superano le barriere emotive e ideologiche dello spettatore, giungendo, per sua stessa natura, a ridare corpo – e vita – a quanti ne sono stati privati ingiustamente. La voce – e gli occhi – della protagonista di questo film riemergono per lanciare un grido insopprimibile contro la tirannide che nemmeno la morte può zittire, e rappresentano un monito necessario per questi tempi smemorati e indifferenti. Il premio Animalab 2023 viene assegnato dalla giuria a “La grenade noire” (The Black Pomegranate) di Ali Zare Ghanatnowi.

In tutte le ore e nessuna – Il premio come miglior cortometraggio va a “In tutte le ore e nessuna” per la vivacità e la cura con cui sviluppa l’idea del collage visivo, capace di valorizzare al massimo le immagini d’archivio confermando l’opportunità di un’attualizzazione sempre possibile. Un lavoro pieno di invenzioni, visive e sonore, mai fini a loro stesse ma anzi funzionali a rendere il messaggio più efficace, il coinvolgimento più completo. Interessante in particolare la trovata della voce, quale “eco che parla in te”.
Cicciolina Pocket – Per la spontanea autenticità, portando in vita un momento delicato e privato della giovinezza, come l’acquisto di una rivista hard. Un’opera che cattura la vita dei giovani di una volta con cura e leggerezza, regalandoci un’emozione sincera che ci ricorda la bellezza della vita.

Premio alla Carriera Cinemaitaliano.info a Silvio Orlando: Per la spontanea ed empatica presenza dell’uomo della porta accanto, capace d’interpretare personaggi contrastanti. Un uomo che con naturalezza trascina sul set una carica di emotiva affabilità. Un uomo che vorremmo vedere, come protagonista, nel nostro prossimo film del cuore.

Premio Generazione G a Mila Damato: Una giovane attrice, capace di esprimere i sentimenti più nascosti, con una enorme forza espressiva e padronanza del set. Riteniamo Mina una delle piùautorevoli interpreti di cui la scena del cinema Italiano avrà in futuro bisogno.

Premio Fedic: Per avere creato una parodia divertente ed efficace, a partire da una frase estremamente popolare che rende l’idea di come un individuo non possa fare a meno della musicalità, anche a costo di perdere la propria vitalità. La musica accompagna la nostra vita ed il protagonista ne è un parodistico testimone.