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Assemblea pubblica “C’è puzza di gas, non tappiamoci il naso”

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Ultimo aggiornamento:

Giovedì 2 novembre 2023 alle ore 20,30 al Palazzo Morattini Monsignani di via Armelino 33 a Pievequinta di Forlì vi sarà un’assemblea pubblica dal titolo “C’è puzza di gas, non tappiamoci il naso“, aperta a tutti per informare e approfondire il tema della costruzione del tratto di metanodotto che, partendo da Sestino, attraverserà anche i territori di Forlì e Cesena per arrivare a Minerbio, sopra Bologna. In questa occasione le associazioni promotrici intendono anche lanciare alcuni riflessioni sull’impatto di questa opera.

Il tratto di metanodotto che va da Sestino a Minerbio ha una lunghezza di 142,6 km e un costo stimato di 700 milioni di euro. Il tubo attraverserà i seguenti Comuni: Badia Tedalda, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, Casteldelci, Sarsina, Mercato Saraceno, Sogliano, Roncofreddo, Cesena, Bertinoro, Forlì, Ravenna, Russi, Bagnacavallo, Alfonsine, Conselice, Molinella, Budrio, Medicina e Minerbio.

«Il lungo serpentone che parte da Brindisi e attraversa la fascia appenninica dell’Italia serve per trasportare il gas in Europa ed è un’opera inutile perché il consumo di gas sta diminuendo a causa dell’innalzamento della temperatura e per l’efficientamento energetico delle abitazioni e delle fonti di riscaldamento. Inoltre, e soprattutto, perché è un’opera fortemente impattante sul territorio in quanto attraversa parchi naturali, foreste, corsi d’acqua ed è pericoloso per la sicurezza di un territorio fragile, soggetto a terremoti e a frane. Da non dimenticare, poi, che il metano è un gas climalterante. Gli scienziati, l’IPCC, l’ISPRA si raccomandano di cambiare strada perché questa ci porterà a forti crisi ambientali come quelle appena vissute. Nei prossimi anni sono previsti ben 40 eventi estremi all’anno (oltre 3 al mese) in Italia. E allora come faremo a superarli se già quelli passati ci hanno creato forti danni? Dobbiamo fare in modo che la politica ascolti la scienza sempre e non solo quando fa comodo. La sintesi emersa dall’ultimo rapporto di migliaia di esperti ci allerta sulla gravità della situazione ambientale, ci fornisce una serie di soluzioni urgenti da mettere in pratica e ci lascia nella speranza che i politici le attuino. Ma purtroppo la costruzione di questo enorme gasdotto non va in questa direzione» obiettano gli organizzatori dell’evento.