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Post alluvione. Cgil, Cisl e Uil: “È urgente un cambio di passo”

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«Troppi ritardi, burocrazia e mancanza di risposte. La rabbia cresce e Cgil, Cisl, Uil sono e saranno al fianco della popolazione. Nelle molteplici occasioni di incontro con la cittadinanza colpita da alluvione e frane registriamo una rabbia crescente generata dal senso di abbandono per i forti ritardi ad oltre 90 giorni dal 16 maggio. È urgente un cambio di passo – dichiarano i segretari di Cgil, Cisl e Uil di Forlì Maria Giorgini, Vanis Treossi ed Enrico Imolesi -. Lo Stato deve mostrarsi concretamente vicino ai territori alluvionati. La conversione in legge dei due ‘decreti alluvione’ non eroga risorse sufficienti alla drammatica situazione dei territori colpiti e anche le misure fino ad oggi definite risultano parziali e burocratiche aumentando così la distanza tra le istituzioni e la cittadinanza. Per queste ragioni chiediamo al governo un cambio di passo, aumentando le risorse stanziate e mettendole subito a disposizione della cittadinanza per rimborsare i danni subiti alle abitazioni e ai beni mobili».

«Riscontriamo – continuano i segretari – una rinnovata volontà dei sindaci di far fronte comune, anche manifestando, se sarà necessario assieme alla popolazione. Una popolazione preoccupata di mettere in sicurezza la propria abitazione e il territorio prima dell’autunno, cosa impossibile se le risorse da parte del Governo non arrivano in tempo utile. Anche le modalità di accesso alla cassa integrazione, che non hanno previsto nella loro applicazione un coinvolgimento sindacale e ne hanno reso difficoltoso l’utilizzo, rischiano di tornare nelle casse dello stato».

«Da subito inoltre abbiamo considerato insufficiente la sospensione delle bollette senza un ricalcolo che neutralizzi i maggiori costi di pulizia e ripristino e su questo continuiamo ad insistere perché si arrivi al più presto ad una soluzione. Lavoratori, pensionati, cittadini necessitano di certezze, risorse e procedure chiare e semplificate per avviare i lavori e recuperare la normalità. Come organizzazioni sindacali continueremo ad essere dalla parte della popolazione e qualora non arrivassero le risposte promesse dal Governo in tempi celeri, ci faremo interpreti delle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori e della cittadinanza tutta, e saremo insieme alla popolazione per ogni necessaria iniziativa» concludono i segretari dei tre sindacati.