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Italia Viva: “Cesena capoluogo? Sarebbe più intelligente un unico grande capoluogo romagnolo”

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«La richiesta di questi giorni del sindaco di Cesena e Presidente della Provincia Enzo Lattuca, di elevare Cesena a capoluogo di provincia ed ottenere così pari dignità con Forlì è più che legittima e condivisibile tanto è vero che la stessa Amministrazione della città mercuriale non ha posto veti anzi l’ha accettata molto tranquillamente per bocca dello stesso sindaco Zattini. È certamente un fatto positivo che denota se non altro la volontà sempre più forte di superare divisioni o contrapposizioni di carattere puramente campanilistico» si legge in una nota di Italia Viva Forlì-Cesena.

«Ma noi di Italia Viva, romagnoli che hanno a cuore il bene della nostra terra, ma anche convinti riformisti, pensiamo però che questo nuovo tormentone estivo denoti una certa mancanza di coraggio politico e di lungimiranza da parte di molti nostri amministratori. Occorrerebbe affrontare una riorganizzazione istituzionale del territorio romagnolo nel suo insieme, partendo dal progetto, inspiegabilmente abbandonato, di unire le 3 province esistenti per formare un’unica Provincia di Romagna. La forza che il nostro territorio e tutti i suoi Comuni, capoluogo o meno, avrebbero dalla nascita di unico ente di coordinamento su scala romagnola, è molto più grande del riconoscimento dello status di capoluogo» insistono.

«Questo sarebbe un modo intelligente per riorganizzare il governo della Romagna senza la assurda pretesa di uscire dalla Regione, ma con la giusta volontà di unire le forze per ottenere più peso e ascolto nei rapporti nazionali e internazionali, nella capacità di attrarre investimenti, di dare risposte più forti ai cittadini, di programmare uno sviluppo coordinato e armonico. Una terra che conta su circa un 1.200.000 abitanti, quasi 100.000 partite iva e una serie di ricchezze solo in parte valorizzate, ha tutto da guadagnare e niente da perdere nel lavorare unita. Oggi la sfida non può essere tra Forlì e Cesena o Ravenna o Rimini, ma dobbiamo essere consapevoli che tutti i territori, dal più piccolo dei Comuni fino ai capoluoghi, possono avere un futuro se riescono a fare squadra. Abbiamo avuto prova della bontà di queste proposte anche dall’ultimo tragico evento alluvionale che ci ha mostrato come non abbia alcun senso nel 2023 che a gestire le varie aste fluviali che attraversano il territorio debbano concorrere tre o quattro enti o istituzioni ciascuno per la loro piccola parte» precisano gli esponenti di Iv.

«Italia Viva Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini propongono quindi di avviare una discussione seria fra tutti gli attori coinvolti ponendosi l’obiettivo di unificare e riorganizzare i livelli decisionali della Romagna. Se gli amministratori romagnoli decideranno di intraprendere questo percorso, Italia Viva offrirà sicuramente il suo contributo. Se vogliamo fermarci, invece, all’ennesimo tormentone estivo per scaldare il dibattito sotto l’ombrellone, lasciamo spazio a chi ama questo genere di dibattiti. È arrivato il tempo di compiere scelte coraggiose e innovative: la Romagna unita rende più forte chi ci vive e lavora e anche l’intera Regione Emilia-Romagna» conclude Italia Viva Forlì Cesena.