statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 6 minuti

Demografia delle imprese nel secondo trimestre: iscrizioni in flessione e cessazioni stabili

img of Demografia delle imprese nel secondo trimestre: iscrizioni in flessione e cessazioni stabili
Ultimo aggiornamento:

Nel secondo trimestre del 2023 iscrizioni in flessione e cessazioni stabili; si riduce dunque il saldo tra imprese iscritte e cancellate e il relativo tasso percentuale, sebbene da contestualizzare nella normale dinamica di ogni secondo quarto dell’anno. In diminuzione la numerosità delle imprese attive, in particolare nei settori del commercio, costruzioni, agricoltura, alloggio e ristorazione, dell’industria manifatturiera e nei trasporto. Flessione più contenuta nelle “altre attività di servizi” e in aumento, invece, nelle attività immobiliari, nelle “attività professionali, scientifiche e tecniche, nei servizi di supporto alle imprese, nelle attività finanziarie e nei servizi di ICT. Continua l’incremento del numero delle società di capitale. In flessione le localizzazioni attive.

In base alle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere-Movimprese, nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) al 30 giugno 2023 si contano 79.934 imprese registrate (sedi), di cui 70.329 attive. L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel corso del secondo trimestre del 2023, nell’aggregato Romagna si sono verificate 1.036 iscrizioni e 737 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 299 unità (nel secondo trimestre del 2022 il saldo fu pari a +676); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,38% (+0,46% quello regionale e +0,47% quello nazionale). Nel confronto tendenziale con il 30 giugno 2022 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari al 2,2% in misura maggiore rispetto al dato regionale (-1,8%) e nazionale (-1,1%).

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: commercio (22,7% sul totale delle imprese attive, -3,3% la dinamica); costruzioni (15,0%), in diminuzione del 4,7%; agricoltura (11,9%), in flessione del 3,6%; alloggio e ristorazione (10,5%) in diminuzione dell’1,7%; le attività immobiliari (8,4% l’incidenza) sono in aumento (+0,9%) e l’industria manifatturiera (8,2%) in calo del 3,0%. Lieve flessione del settore “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6% sul totale, -0,5% la dinamica tendenziale) che comprende i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici; in aumento invece le imprese attive nei comparti “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,0%, con una crescita del 2,1%), “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 3,2%, +1,8%), attività finanziarie (2,2%, +1,9%) e servizi di ICT (2,1%, +1,7%). Pressoché stabili le attività artistiche e di intrattenimento (2,4% l’incidenza, -0,2% la dinamica); continua, infine, il ridimensionamento del comparto “trasporto e magazzinaggio” (2,9% l’incidenza, -5,0% la dinamica).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 52,9%) è costituita come ditta individuale (in diminuzione del 4,7% rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di capitale (22,6%), unica forma giuridica in aumento (+3,6%) come si riscontra anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia), e le società di persone (22,3%), in flessione dell’1,7%. Alla stessa data le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.412 di cui 89.271 quelle attive (-1,4% rispetto al medesimo periodo del 2022).

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Forlì-Cesena

In base alle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere-Movimprese, in provincia di Forlì-Cesena al 30 giugno 2023 si contano 40.357 imprese registrate (sedi), i cui 35.643 attive.  L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 91 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel corso del secondo trimestre del 2023 si sono verificate 485 iscrizioni e 358 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 127 unità (nel secondo trimestre del 2022 il saldo fu pari a +186); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,32% (+0,46% quello regionale e +0,47% quello nazionale).

Nel confronto tendenziale con il 30 giugno 2022 si riscontra una diminuzione delle imprese attive (-2,8%) più accentuata del trend regionale (-1,8%) e nazionale (-1,1%). La dinamica delle imprese attive presenta alcune marginali differenze a livello delle principali aggregazioni territoriali: -2,3% nel comprensorio di Cesena e -3,3% nel comprensorio di Forlì. La diminuzione delle imprese attive è simile alla media provinciale nei grandi centri
(-3,0%) dove si concentra il 53,3% delle imprese, in particolare Comune di Cesena (-3,2%) e Comune di Forlì (-2,8%); flessione negativa maggiore, invece, nelle vallate (-4,0%, 18,4% l’incidenza); nei comuni di cintura, limitrofi alle grandi città, che rappresentano il 13,9% delle imprese provinciali, e nell’Area del Basso Rubicone (14,4% l’incidenza) si registrano invece variazioni negative più contenute (rispettivamente -2,2% e -0,9%) a quella media (-2,8%).

Con riferimento ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il commercio (21,1% sul totale) con una flessione del 4,0% delle imprese attive rispetto al secondo trimestre 2022, agricoltura (incidenza 16,8%, -3,3% la dinamica), le costruzioni (incidenza del 15,4%, -5,1%), il manifatturiero (incidenza pari al 9,3%, -3,4%) e le attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale, -2,8%). In lieve crescita le attività immobiliari (incidenza del 6,9%, variazione del +0,4%), le attività professionali e tecniche (incidenza del 3,9%, +1,1% la dinamica), i servizi di “noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese” (incidenza del 2,9%, variazione del +0,4%); in flessione, invece, le imprese del settore “trasporto e magazzinaggio” (3,3% l’incidenza, -5,1% la variazione) e, in misura meno marcata, le “altre attività di servizio” (incidenza del 4,9% sul totale, -0,5% la dinamica) e i servizi di ICT (1,9 l’incidenza, -0,4% la variazione). Crescono, infine, le attività finanziarie (credito e assicurazione) (+1,8%) con una incidenza del 2,3% sul totale.

Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (55,5% sul totale, -5,0% la dinamica annuale), seguono le società di capitale (21,2%), che risultano in aumento (+2,7%) analogamente agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia), e le società di persone (20,8%, in flessione del 2,1%). Alla stessa data le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 49.675 delle quali 44.705 attive (-1,9% rispetto al medesimo periodo del 2022).