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Biscaglia (Ascom): “Recuperare spazi inutilizzati e farne luoghi di aggregazione per giovani”

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Nicola Biscaglia che dallo scorso anno è presidente dei Giovani Imprenditore di Ascom-Confcommercio Forlì-Cesena lancia una proposta sull’assenza, o la forte carenza, di spazi per ragazzi e ragazze a Forlì. “La situazione è oggettiva: mancano luoghi di aggregazione per i giovani, ‘costretti’ spesso a muoversi fino alla riviera per trascorrere una serata in relax” evidenzia il 24enne presidente. Ecco dunque che “dovremmo cercare di coinvolgere il settore imprenditoriale nel recupero di spazi attualmente dismessi. Il primo che mi viene in mente è l’ex zuccherificio Eridania, che Comune di Forlì e Fondazione Cassa dei Risparmi, intendono sistemare“.

Anche in via Gorizia, Biscaglia, si può ipotizzare un intervento per creare spazi di aggregazione. E l’ipotesi di creare una discoteca “non deve essere un tabù”. Dalla sede dell’ex industria a piazza Saffi il passo è breve. “Serve, l’associazione lo dice da anni, riqualificare il nostro centro storico. Questo passa sia attraverso un nuovo arredo urbano – cosa in parte fatta e che in parte verrà completata con i lavori in corso della Repubblica – che la proposta di nuove iniziative. Penso a una giornata come la domenica, quando il centro si svuota. Lo scorso inverno a Santarcangelo è stato fatto un ottimo lavoro, con iniziative domenicali che hanno coinvolto tantissimi bar del centro storico. Ritengo che un’iniziativa del genere possa essere replicata anche a Forlì. Se non altro proviamoci e vediamo come va“.

Anche i giovani, conclude Biscaglia, devono fare la loro parte (incluse le loro famiglie). “Sì, e lo dico parlando del mondo del lavoro. Credo sia capitato a tutti di vedere uno dei tantissimi cartelli appesi per la ricerca di personale in bar, negozi di abbigliamento, ristoranti e via dicendo. Cartelli che restano mesi. Bene, il lavoro c’è. Purtroppo una parte dei miei coetanei preferisce restare a casa e svagarsi“. Un ragionamento, quello del presidente dei Giovani Imprenditori, che si incrocia con l’abolizione del reddito di cittadinanza, misura della quale beneficiano 1.825 nuclei familiari in provincia.