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Naufragio della barca Consolata: si continuerà a ricordare le 17 vittime forlivesi

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La manifestazione promossa per ricordare le 17 vittime del naufragio della barca Consolata del 21 luglio 1946, tutte residenti nella frazione Bussecchio di Forlì, ha fatto registrare un’ampia partecipazione di parenti, di autorità e di cittadini. Presenti, fra gli altri, Livio Farneti, unico superficie di quella tragica giornata, Lorena Fantozzi, vicesindaco di Cesenatico, Alessandra Ascari Raccagni, presidente del Consiglio Comunale di Forlì, il francescano padre Davide, Giuliano Pagliarani e Mario Drudi, rispettivamente presidente e direttore della Cooperativa Casa del Pescatore, Giorgio Barlotti, presidente della Cooperativa Casa del Lavoratore di Bussecchio, e il comandante della Capitaneria di Porto Francesco Marzolla.

L’annuale appuntamento, organizzato dalla Cooperativa Casa del Pescatore di Cesenatico e dalla Cooperativa Casa del Lavoratore di Bussecchio, si è svolto in due distinti momenti. Inizialmente i partecipanti hanno raggiunto a bordo di due barche storiche, messe a disposizione dal Museo della Marineria, il punto del naufragio che coinvolse la comitiva forlivese per gettare in mare una corona di alloro in ricordo di quanti persero la vita.

In quella domenica del 1946 il gruppo dei villeggianti era composto da coppie giovani e dai loro figli ed era animato dal desiderio di passare qualche ora di svago e di pausa dalle dure fatiche quotidiane dell’epoca. Occorre considerare che l’Italia e la Romagna erano interessate alla ricostruzione dei gravissimi danni prodotti dal Secolo conflitto mondiale. Siccome all’epoca per i ceti popolari non era abituale frequentare la nostra riviera, una parte della comitiva approfittò anche per andare a fare una gita in barca quando si scatenò una tromba marina di inaudita violenza che devastò la costa adriatica da Chioggia ad Ancona e l’imbarcazione dei forlivesi naufragò a soli 350 metri dalla spiaggia. Terribile il bilancio finale: 17 i morti, in gran parte donne e bambini (14).

Il secondo momento della cerimonia, coordinata da Gabriele Zelli e da Massimo Sbaragli, si è svolto sul porto canale, di fronte al monumento in cui sono riportati i nomi delle vittime: Paris Paganelli (anni 42), Domenica Versari (36), Giampaolo Paganelli (10), Deledda Paganelli (6), Amelia Mercatali (26), Rina Prati (20), Mirella Grillanda (13), Annetta Virdis (28), Paola Peddis (2), Franca Peddis (8), Luciana Montanari (12), Livia Casadei (10), Walter Casadei (1), Evelina Benini (38), Emilia Mazzi (39), Anita Pompignoli (34), Mirella Farneti (9).

Alla lettura dei loro nomi la commozione dei presenti era palpabile e tutti si sono ripromessi di continuare ad organizzare in futuro momenti analoghi sia a Cesenatico sia a Forlì per non dimenticare. Una delle prime iniziative in programma consisterà nell’allestimento di una mostra fotografica con le foto delle cerimonia appena svolta scattate da Tiziana Catani e Dervis Castellucci e con le immagini dei funerali delle vittime recentemente rinvenute e di cui non se ne conosceva l’esistenza.