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Bartolini: «Risse a San Zeno tra profughi stipati e senza assistenza»

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A Galeata, più precisamente nelle piccola frazione di Strada San Zeno, la situazione è rovente e non solo per il caldo di questi giorni: la presenza di numerosi profughi africani, stipati da una cooperativa di Santa Sofia in un alloggio di fortuna e a quanto ci hanno raccontato non assistiti a dovere, ha determinato una situazione di forte tensione e degrado: risse tra gli ospiti che hanno notevolmente spaventato i cittadini e soprattutto persone lasciate senza cibo e in condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie. Chiediamo che la Prefettura e l’Ausl facciano tutte le verifiche del caso per controllare l’idoneità degli spazi in cui questi immigrati vivono e che le forze dell’ordine tengano monitorata la situazione“. A chiederlo è Luca Bartolini, responsabile del comprensorio forlivese per Fratelli d’Italia, a cui gli abitanti di San Zeno si sono rivolti per segnalare l’accaduto.

I cittadini hanno visto arrivare una decina di extracomunitari, sistemati in una piccola abitazione dove prima abitava una sola persona – prosegue il dirigente provinciale di FdI -. Col passare dei giorni sono diventate evidenti le scarse condizioni igieniche dell’alloggio, gli spazi e i servizi insufficienti, ma soprattutto gli ospiti hanno iniziato ad andare in cerca di cibo: avevano fame! La comunicazione con gli abitanti del posto inizialmente non è stata facile, perché queste persone non parlano italiano, ma quando i cittadini di San Zeno dai loro racconti hanno capito che il problema era il cibo in uno slancio di solidarietà hanno offerto loro da mangiare e bere. Un bel gesto di solidarietà, non c’è che dire, ma in teoria dovrebbe essere la cooperativa sociale che gestisce la loro accoglienza a farsi carico di questo, visto che è pagata per farlo. I profughi sono invece stati abbandonati a loro stessi come la solidarietà attivata dai cittadini ha evidenziato“.

La decisione di destinare queste persone a Strada San Zeno, paesino di soli 180 abitanti molti dei quali anziani, lascia a desiderare. “Galeata e tutta l’alta valle del Bidente, in fatto di presenze di extracomunitari, ha già dato: il 19,5% della popolazione è straniera e nel limitrofo Comune di Civitella è del 16,6%; si devono cercare soluzioni alternative in altri Comuni – prosegue Bartolini – Galeata, con 2500 abitanti, ha una percentuale di stranieri tra le più alte d’Italia: situazioni di degrado e risse, come quelle che sta vivendo San Zeno, minano l’equilibrio di questi luoghi: è vergognoso che non tengano in considerazione il tessuto sociale delle aree dove vogliono fare accoglienza dei profughi. Questi Comuni della Val Bidente – conclude Bartolini – non possono continuare a ricevere immigrati solo per accontentare gli interessi delle cooperative“.