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Nel 1° trimestre incremento del 7,0% delle esportazioni in provincia

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L’export si conferma ‘un solido motore di sviluppo’ dell’economia italiana, come emerge dal rapporto Sace pubblicato ieri, ma anche della nostra economia. Secondo il rapporto, quest’anno le esportazioni cresceranno del 6,8% e supereranno i 660 miliardi di euro. Nei primi 3 mesi, l’incremento rispetto all’analogo periodo 2022 è stato di +9,8% – commenta Carlo Battistini presidente della Camera di commercio della Romagna –. Nelle nostre province l’aumento nel primo trimestre è stato del 7,5%, superiore alla variazione regionale, pari a +4,5%. L’inflazione ancora relativamente alta, da un lato, e il sensibile deprezzamento dell’euro, dall’altro, hanno giocato un ruolo importante nell’aumento del valore delle esportazioni. Cresce il valore esportato di molti dei principali prodotti, in particolare di quelli afferenti al settore nautico, alimentare e agricolo. Crescono anche le esportazioni verso i principali Paesi, con l’eccezione del Regno Unito. In questo contesto è particolarmente significativo quanto evidenziato da Sace, che ‘le imprese che investono in sostenibilità e in digitalizzazione sono anche quelle che esportano, di più e meglio’. A confermare questa analisi, dal seminario odierno di Fondazione Symbola, è emerso che le imprese coesive, le imprese che investono nel benessere economico e sociale, nelle competenze e nella cura dei propri lavoratori, nella sostenibilità, nel territorio, esportano di più: il 55,3% contro il 42,3% di quelle non coesive. Digitalizzazione, innovazione, responsabilità sociale sono linee strategiche su cui la Camera della Romagna investe e lavora, anche con la propria Azienda speciale Cise”.

Export delle imprese: aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Nel 1° trimestre 2023 le esportazioni nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) risultano pari a 1.857 milioni di euro, con un incremento del 7,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, superiore alla variazione regionale (+4,5%) ma inferiore a quella nazionale (+9,8%).
Le importazioni ammontano a 970 milioni di euro, in calo tendenziale del 2,9%. Positivo il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) fatto registrare nei primi tre mesi dell’anno: +887 milioni di euro (+21,8% rispetto al saldo gennaio-marzo 2022).
Aumentano le esportazioni di molti dei principali prodotti: +16,0% i macchinari e gli apparecchi meccanici (20,0% del totale), +13,7% i prodotti tessili, dell’abbigliamento e delle calzature (14,5%), +23,4% i prodotti alimentari e le bevande (8,2%), +24,2% i mezzi di trasporto (7,7%), di cui +24,1% le navi e imbarcazioni (6,6%), e +21,7% i prodotti dell’agricoltura (7,6%). Calano, al contrario, i prodotti in metallo (-9,3%, 10,5% del totale), gli apparecchi elettrici (-7,2%, 7,0%), i mobili (-11,9%, 5,9%) e gli articoli sportivi (-1,5%, 4,1%), mentre risultano stabili gli articoli in gomma e materie plastiche (5,8%).

I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell’ordine, la Francia (13,8% del totale), la Germania (10,8%), gli Stati Uniti (9,5%), la Spagna (5,6%), il Regno Unito (4,7%), la Polonia (4,4%) e i Paesi Bassi (3,4%), tutti in crescita, ad eccezione del Regno Unito (-2,2%); Spagna e Francia registrano le maggiori variazioni annue (rispettivamente, +12,9% e +12,2%), a cui seguono Stati Uniti (+6,9%), Paesi Bassi (+6,8%), Polonia (+5,0%) e Germania (+1,4%). Pur con le sanzioni derivanti dalle decisioni dell’Unione Europea per la guerra con l’Ucraina, si assiste ad un incremento dell’export verso la Russia, pari al 32,0%, con un aumento della relativa incidenza sulle esportazioni complessive di 0,4 punti percentuali (dall’1,9% del 1° trimestre 2022 al 2,3% del 1° trimestre 2023).

Export delle imprese: focus provinciale Forlì-Cesena

Nel 1° trimestre 2023 le esportazioni in provincia Forlì-Cesena risultano pari a 1.157 milioni di euro, con un incremento del 7,0% rispetto al 1° trimestre 2022, superiore alla variazione regionale (+4,5%) ma inferiore a quella nazionale (+9,8%). Le importazioni ammontano a 586 milioni di euro, in calo tendenziale dell’8,4%. Positivo il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) fatto registrare nei primi tre mesi dell’anno: +571 milioni di euro (+29,3% rispetto al saldo gennaio-marzo 2022).

Aumentano le esportazioni di molti dei principali prodotti: +9,4% i macchinari e gli apparecchi meccanici (14,3% del totale), +24,6% i prodotti dell’agricoltura (11,6%), +49,5% i mezzi di trasporto (8,4%), di cui +55,5% le navi e imbarcazioni (7,3%), +39,7% i prodotti alimentari e le bevande (7,2%), +9,1% gli articoli in gomma e materie plastiche (6,6%) e +11,0% le calzature (5,2%). Calano, al contrario, i prodotti in metallo (-12,3%, 11,8% del totale), i mobili (-11,5%, 8,9%), gli apparecchi elettrici (-11,6%, 7,1%) e, lievemente, gli articoli sportivi (-0,4%, 6,4%).

I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell’ordine, la Francia (16,7% del totale), la Germania (12,7%), gli Stati Uniti (7,3%), la Spagna (6,3%), la Polonia (4,8%), i Paesi Bassi (3,7%) e il Regno Unito (3,7%), tutti in crescita, ad eccezione del Regno Unito, che si mantiene stabile; Spagna e Francia registrano le maggiori variazioni annue (rispettivamente, +18,4% e +13,8%), a cui seguono Polonia (+5,6%), Paesi Bassi (+4,9%), Stati Uniti (+4,8%) e Germania (+3,5%). Pur con le sanzioni derivanti dalle decisioni dell’Unione Europea per la guerra con l’Ucraina, si assiste ad un incremento dell’export verso la Russia, pari al 19,3%, con un aumento della relativa incidenza sulle esportazioni complessive di 0,2 punti percentuali (dall’1,3% del 1° trimestre 2022 all’1,5% del 1° trimestre 2023).