L’alluvione a Forlì, il mago del fundraising e l’archivio nel fango

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Lo scrivo a chiare lettere: l’assessore alla Cultura del Comune di Forlì, Valerio Melandri, accusato di aver speculato sull’alluvione per promuovere un suo libro sul fundraising, è bravo. È bravo, perché ci vuole una bella spregiudicatezza per far parlare del suo libro di questi tempi, pur di venderlo. Per cui, mi appello a lui: lei che è un mago del fundraising, che lo insegna all’Università, trovi, per favore, i soldi privati che servono per salvare l’archivio comunale di Forlì, che è stato travolto dall’alluvione.

Veda: un bene privato – i pur importanti libri del seminario vescovile – sono stati stati salvati da imprenditori e anche dai Carabinieri, cioè dal pubblico. Sono in tv tutte le sere! Lei, che è un mago del fundraising, potrebbe fare il miracolo: trovare i soldi dei privati per un patrimonio pubblico, quello della città, che fra l’altro spetta a lei tutelare.

Ci vogliono milioni di euro. Ma in quelle carte c’è la storia irripetibile della città dopo il 1946. C’è anche quella dei quartieri oggi sott’acqua. Se la perdiamo, perderemo per sempre una parte di noi. Deh, faccia il miracolo del seminario! Trovi i soldi, mago!

Roberto Balzani

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Roberto Balzani, nato a Forlì il 21 agosto 1961, è uno storico, saggista e politico italiano. È professore ordinario di storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Bologna. È stato sindaco di Forlì, dal 2009 al 2014 è professore ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna (sede di Ravenna), della quale è stato preside fra il 2008 e il 2009. Ricercatore in Storia contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze dal 1992, è divenuto poi professore associato alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università di Bologna e quindi professore ordinario. Fra i suoi interessi più recenti, la storia del regionalismo e del patrimonio culturale, cui ha dedicato diversi saggi, collaborando alle iniziative promosse alla Scuola Normale Superiore di Pisa da Salvatore Settis. Fra il 1992 e il 1996 ha fatto parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione “Spadolini – Nuova Antologia” di Firenze. E’ stato a lungo componente del consiglio direttivo della Società di Studi Romagnoli, dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena e dell’Ibc Emilia-Romagna. Fra le principali pubblicazioni da menzionare la ricostruzione del regionalismo culturale romagnolo fra ‘800 e ‘900 (La Romagna, Bologna, 2001, ristampata con un nuovo capitolo nel 2012); inoltre, la sintesi Storia del mondo contemporaneo, Milano, 2003 (con Alberto De Bernardi), la ricerca di storia dei beni culturali Per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana (Bologna, 2003) e la cura dei Discorsi parlamentari di Carducci (Bologna, 2004). Con Angelo Varni è curatore de La Romagna nel Risorgimento (Roma-Bari, 2012). Alla sua esperienza di amministratore è dedicato il pamphlet: "Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco" (Bologna, 2012). E’ autore di diversi manuali di storia per le Scuole medie e i Licei.

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