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Comitato No megastore: “Fermate le costruzioni di massa e la cementificazione”

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L’emergenza non si è ancora conclusa, le persone sono ancora con il fango in casa, le coltivazioni della nostra bella terra fortemente danneggiate e tante attività commerciali, da quelle di vicinato a quelle più strutturate, cercano di ripartire con orgoglio e forza. I volontari sono ad oggi, in queste ore, ancora impegnati nell’emergenza, i Quartieri, spesso da soli, sono stremati da una forzata attività di coordinamento in solitaria su cui molto ci sarebbe da dire, tanto che lato nostro un immenso grazie non basta per rendere l’idea di ciò che stanno facendo” si legge in una nota del Comitato No Megastore.

In questa cornice però – continua – non possiamo dimenticarci che quando il fango sarà sparito si dovrà tornare a lavorare oltre che per curare le ferite, anche per prevenirne di ulteriori. In tanti richiamano la legge regionale per affossarla, ma non dimentichiamoci che quella legge era e resta profondamente giusta, ciò che l’ha trascinata a fondo e resa un patetico tentativo di ciò che avrebbe potuto diventare, sono stati i continui rinvii bipartisan di quella politica che poco o nulla ha capito della gravità della situazione e che a tanto mira, ma non di certo alla tutela dell’ambiente. È successo così che molti Comuni, purtroppo in piena lucidità e senza alibi di nessun tipo, abbiano approfittato di questi vuoti per raggirare l’ostacolo e buttarsi sulla costruzione di massa in una corsa all’ultimo sacco di cemento prima che davvero la Legge ponesse in essere i vincoli per la quale era stata creata rendendoli definitivi“.

Ed ecco che arriviamo a casa nostra. In quei varchi infatti si sono inserite progettualità come quella imbarazzante del Polo H (ospedaliero), o quella spaventosa del Polo Logistico di Villa Selva (100.000 mq), per non parlare di tutta l’imbarazzante proliferazione commerciale di via Ravegnana e di chissà che altre novità che saranno pronte ad uscire dal cappello in stile Mandrake. Visto che il sindaco Lattuca ha provato sulla stessa pelle della nostra vicina Cesena il disastro di questa alluvione, a lui, in qualità di Presidente della Provincia, ci appelliamo per pregarlo di schierarsi dalla parte di tutti coloro che come noi stanno chiedendo solo una cosa: dove ancora è possibile, fermiamoci, blocchiamo tutto.
Qui non si tratta di emergenza, si tratta di crisi climatica vera e propria alla quale non ci si può rivolgere con rassegnata consuetudine, ma con voglia di cambiamento, energia e coordinamento politico attivo e consapevole. Per cui, a nome di chi è ancora nel fango, di chi ha perso tanto se non tutto, a nome delle generazioni presenti e future noi del Comitato NoMegastore lo ribadiamo: fermatevi” conclude il Comitato No Megastore.