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Bullismo e cyberbullismo, progetto all’istituto comprensivo di Predappio

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Parlare di cyberbullismo con gli studenti è importante: mai come ora il tema è così attuale. Spesso i genitori si trovano in difficoltà, in una rincorsa verso le conoscenze digitali dei figli, sempre arrancando e mai riuscendo a raggiungerli. Oggi la connessione a internet e lo smartphone sono strumenti indispensabili per i ragazzi, e gli adulti non devono demonizzarli, ma devono accompagnare i giovani in un uso consapevole.

L’Istituto Comprensivo di Predappio e Premilcuore è da sempre attento alle tematiche del bullismo e del cyberbullismo, promuovendo iniziative di informazione e sensibilizzazione attraverso una progettualità che coinvolge tutta la comunità scolastica e le realtà istituzionali del territorio con la finalità di prevenire e mostrare ai ragazzi il lato buono dell’universo tecnologico e delle nuove forme di comunicazione, trasmettendo messaggi positivi su come la tecnologia rappresenti, se usata con intelligenza e responsabilità, un potente strumento di inclusione e condivisione.

Il progetto svolto quest’anno, coordinato dal team bullismo/cyberbullismo – composto dalle professoresse Novella Marzocchi, Dalila Zani e Monica Moschi – e coadiuvato dagli insegnanti di ogni plesso scolastico, si è articolato in più mesi e ha coinvolto tutti gli alunni della quarta e quinta classe della scuola primaria e le tre classi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. di Predappio e Premilcuore. Il progetto si è concluso con un intervento di Luca Lambruschi, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Predappio e docente di Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione”.

Non c’è dubbio che lo smartphone e la connessione a internet siano utili, ma spesso nascondono insidie e pericolosità. Per guidare un’automobile è necessario prima conseguire la patente e farsi affiancare da persone istruite quando si guida per le prime volte. Per internet e gli smartphone succede il contrario: prima vi viene consegnato e poi, dopo che si sono presentati problemi, qualcuno arriva e prova ad aiutarvi a evitarli”. Con queste parole Luca Lambruschi ha iniziato il suo intervento nelle classi, formate da ragazzi attenti e pronti a intervenire. E ha continuato: “Molti ritengono importante preservare la propria privacy, ma tanti sono pronti a condividere e a lanciare in rete i propri messaggi, foto e video, senza pensare alle possibili conseguenze”.

I ragazzi hanno partecipato all’incontro in maniera costruttiva, ponendo domande pertinenti e ringraziando per i chiarimenti, i consigli e la disponibilità mostrata dall’assessore.
Le insegnanti del team, responsabili del progetto “Cyberbullismo”, entusiaste del percorso affrontato, si pongono nuovi obiettivi per il futuro: “Abbiamo notato che molti alunni in età sempre più precoce si avventurano nelle insidie della rete prima ancora che noi ce ne accorgiamo, a volte con il telefono dei genitori. Dal prossimo anno vorremmo proporre un percorso per educare al digitale anche gli alunni più piccoli e i loro genitori. Non bisogna avere paura della tecnologia, ma conoscerla per utilizzarla nel modo più sicuro e proficuo”.