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Presentazione del libro “La cavalla del Conte”

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Ultimo aggiornamento:

Giovedì 27 aprile alle ore 20,45 alla Sala Don Bosco in via Ridolfi 29 a Forlì si svolgerà la presentazione del libro “La cavalla del Conte” di Emanuela e Morena Piazza (edizioni Grafikamente). All’evento, insieme alle autrici, interverranno Gabriele Zelli, storico forlivese oltre che autore di una delle prefazioni del volume e Gigi Mattarelli, editore del libro.

“La cavalla del Conte” è un’opera che ricostruisce con dovizia le vicende della famiglia Piazza di Forlì, una storia lunga e dolorosa, il cui cardine è la figura di Giovanni, classe 1888, detto Vanì, che partecipò alla guerra italo-turca attorno al 1910 e, successivamente alla Prima Guerra Mondiale, dove fu parte del ben noto Reggimento dei Forlivesi, detto anche Gialli del Calvario, per il colore delle loro mostrine e per il coraggio dimostrato nei lunghissimi 14 mesi che portarono alla conquista del Monte Podgora, conosciuto anche come monte Calvario. In quel contesto Giovanni Piazza fu colpito da una bomba mano che gli procurò gravi lesioni al braccio sinistro, tanto che i medici di allora furono costretti ad amputarglielo.

Il volume riporta, poi, i profili dei tanti figli di Giovanni, ben dodici, avuti dalle sue due mogli, Adele Carbonari, che sposò nel 1912 e Maddalena Casadei con cui convolò a nozze nel 1922. Fra questa abbondate prole emerge la figura di Antonio Augusto Gaspare, figlio della seconda moglie, morto ad appena 21 anni nel 1944 e definito in famiglia “il partigiano”, in quanto faceva parte della 29a Brigata GAP Gastone Sozzi. La sua prematura scomparsa, avvenuta il 27 maggio 1944, fu dovuta ad un colpo alla testa in battaglia nella zona di Monte Colombo. Il suo nome è legato indissolubilmente ad altri due giovani partigiani uccisi nel medesimo anno, Pino Maroni e Antonio Zoli, tanto che vennero definiti “I Tre Martiri” e, a ricordo dell’eroismo di questi giovani, a loro è stata intestata la Polisportiva Sanmartinese, denominata appunto Tre Martiri.

Il certosino lavoro di ricerca di Emanuela e Morena Piazza si è basato su una minuziosa consultazione dell’Archivio di Stato forlivese, ma anche su una sorta di archivio famigliare, custodito in una curiosa cassettina, dove hanno ritrovato tanti documenti preziosi, utili per mettere insieme i tasselli di un puzzle molto complicato, che ha fatto riemergere vicende del passato emozionati, ma nello stesso tempo dolorose.

La “molla” che ha spinto le due autrici ad avviare e portare a termine questa ricerca è stata favorita dalla nascita di Luna e Caterina, nipoti di Emanuela. Due nuove creature che segnano una nuova generazione della famiglia, a cui il libro è dedicato. Lo svolgere del tempo rischia di annebbiare i ricordi delle persone che ci hanno preceduto, per cui il volume è un tentativo, ben riuscito, di invertire questa malinconica tendenza verso l’oblio, con una narrazione scritta, che mantiene viva più che mai la memoria e l’affetto verso chi non c’è più.
Il libro “La cavalla del Conte” è introdotto da due brevi saggi, uno a firma di Andrea Panzavolta e l’altro di Gabriele Zelli, che ben inquadrano il contesto storico e sociale, dove si sono sviluppate le vicende della famiglia Piazza.