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Presentazione dei libri “Zirudele” e “Beata quarantena”

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Ultimo aggiornamento:

Domenica 16 aprile, alle ore 16,00, al Circolo Democratico Forlivese, in via Maroncelli 7 a Forlì, verranno presentati i libri “Zirudele” di Ermanno Vallicelli e “Beata quarantena“. Racconti e Novelle al tempo del Covid” di Ernesto Toschi.

Insieme agli autori interverranno Alvaro Attiani, presidente CNA Pensionati Forlì-Cesena, Arturo Marezzi, presidente Circolo Democratico Forlivese, e Gabriele Zelli. Radames Garoia leggerà diverse zirudelle di Ermanno Vallicelli. Intermezzi musicali di Claudio Molinari.
Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio copia dei due volumi.

L’incontro è promosso da CNA Pensionati Forlì-Cesena in collaborazione con il Circolo Democratico Forlivese. Ingresso libero. Al termine piccolo aperitivo. Per informazioni: Roberta Maraldi: 0543770145.

Nel corso degli ultimi tre anni Ermanno Vallicelli, classe 1942, un meldolese trapiantato a Forlì, dal 1997 in pensione, si è dedicato alla scrittura di zirudele in dialetto romagnolo, che sono state raccolte in un libro che verrà presentato domenica 16 aprile 2023, alle ore 16,00, presso il Circolo Democratico Forlivese, via Maroncelli 7, Forlì. Ai partecipanti verrà consegnata in omaggio copia del volume.

La pubblicazione, ottimamente stampata dalla Tipografia Valbonesi, è stata sostenuta da CNA Pensionati Forlì-Cesena e Alvaro Attiani, che ne è il presidente, nella prefazione scrive le ragioni di questa scelta. “In primo luogo”, precisa Attiani, “per la qualità dei testi, il loro significato profondo e la scrittura nell’idioma romagnolo. Esercizio, quest’ultimo, non facile e che Ermanno Vallicelli ha superato con grande maestria. Inoltre, CNA Pensionati intende occuparsi e promuovere la storia, la cultura, i personaggi, l’enogastronomia, il sapere artigiano, la lingua, l’attaccamento alla terra e alla natura, l’ospitalità e la capacità di relazionarsi col mondo e altro ancora. Tutto ciò è questa grande Terra, da tanti declamata ma anche invidiata, che si chiama Romagna. Terra senza confini precisi, ma è forse impossibile recintare un’idea, una modalità di vivere, una Cultura”.

“CNA Pensionati vuole offrire alle proprie socie e ai propri soci”, sono sempre parole di Alvaro Attiani, “tante opportunità per continuare la loro vita di relazioni anche quando non si è più occupati. Quando sembra di non essere più utili per la società e che il meritato riposo coincida con l’estraniarsi dal mondo. Al contrario siamo ‘diversamente giovani’, sempre pronti a conoscere il nuovo, a viaggiare e trasmettere alle generazioni future quanto di bello e di buono offra il nostro territorio, anche per merito nostro. Ermanno Vallicelli, con il suo scrivere, trasmette i nostri valori, le nostre preoccupazioni, i nostri sentimenti, il nostro stato d’animo, le nostre disavventure. Ma lo sguardo è in avanti, perché la Romagna sia sempre terra di valori e di futuro”.

Anche nella prefazione di Gabriele Zelli sono evidenziati i pregi del lavoro di Ermanno Vallicelli perché “le sue zirudële sono da considerare un ulteriore sforzo per mantenere vivo il dialetto romagnolo”. “L’autore si è avvicinato a questa forma espressiva da pochi mesi e senza pretese letterarie”, specifica Gabriele Zelli, “semplicemente per mantenere impegnata la mente e per trasmettere alle quattro nipoti la passione per il vernacolo. È stato un esercizio proficuo per ricordare il passato con la consapevolezza di aver condotto una vita operosa, con soddisfazione nonostante non siano mancati i momenti difficili e dolorosi”.

Ermanno Vallicelli ha iniziato a comporre zirudële nel corso dei mesi in cui la situazione causata dalla pandemia da Covid 19 era la più critica e preoccupante, un periodo che per l’autore è coinciso anche con una situazione familiare estremamente dolorosa. Era necessario perciò reagire, risollevarsi, non farsi sopraffare dalla malinconia e Vallicelli lo ha fatto anche componendo quanto pubblicato libro dal titolo “Zirudële” e, considerato che si è dimostrata una buona terapia, ha continuato e continuerà anche in futuro a scrivere testi poetici in dialetto romagnolo con la rima in ottonari.