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In difesa di un museo
Dieci anni fa, nella fase conclusiva di una terribile crisi economica, il Comune di Forlì riuscì faticosamente a valorizzare la sua collezione d’arte contemporanea più preziosa: la Verzocchi, dedicata al lavoro (un unicum internazionale) negli anni duri del dopoguerra. Dieci anni dopo, a fronte di tante collezioni da recuperare, l’amministrazione comunale ha deciso di spostarla in altra sede, trasformando l’attuale, vicinissima al prestigioso S. Domenico, in una biblioteca.
Perché? Perché ritiene che nel sito di piazza Saffi (Palazzo Albertini), distante poche centinaia di metri, ci saranno più visitatori. La mia modesta proposta è di lasciarla dove sta e di utilizzare la nuova sede per la valorizzazione di altre parti importanti del patrimonio cittadino. Il Comune di Forlì oggi è molto ricco: ha tantissimi soldi. Parole del sindaco e dell’assessore al Bilancio. Perché chiudere un Museo anziché aprirne un altro? Anche Vittorio Sgarbi la pensa come me.
Roberto Balzani