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Da Bruxelles a Houston, IRST in missione per creare nuove alleanze

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Si consolida la vocazione internazionale di Irst “Dino Amadori” Irccs. Durante la settimana, in particolare tra martedì e mercoledì scorsi, l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico oncologico della Romagna è stato promotore e protagonista di alcuni importanti momenti tra Bruxelles e Houston (Texas, USA). Due gli eventi di carattere tecnico-scientifico organizzati nel centro d’Europa, entrambi nell’alveo culturale dell’European Beating Cancer Plan, l’azione lanciata dall’Unione Europea nel 2021 per contribuire al contrasto ai tumori sotto il profilo della prevenzione, della cura e della ricerca. Martedì pomeriggio si è tenuto, nella sede di rappresentanza Irst, un confronto su progetti, un project crosstalk tra coordinatori di sette studi finanziati da bandi UE: Trumpet, Persist, Oncovalue, Flute, Impact – AML (lo studio guidato da Irst Irccs è stato illustrato da Giovanni Marconi, medico dell’equipe di Ematologia e Trapianti CSE), Grammy (presentato da Chiara Molinari, Laboratorio di Bioscienze) e Portrait (introdotto da Francesca Pirini, Laboratorio di Bioscienze).

Progettualità tutte caratterizzate da una fortissima impronta multidisciplinare, dall’utilizzo di sistemi di computazione e intelligenza artificiale e analisi genomiche multi-omiche. La presenza tra i relatori di Ioannis Vouldis, program manager nella Health and Digital Executive Agency (HaDEA) alla Commissione europea, di alcuni stakeholder internazionali quali il presidente dell’European LeukemiaNet, prof. Ingelman Rudiger e della project manager del European Clinical Research Infrastructure Network Ecrin, Paula Garcia Lobato, ha permesso di aprire un ricco confronto su nuove possibilità di ricerca e finanziamenti.
Mercoledì, grazie alla collaborazione della Delegazione della Regione Emilia-Romagna in Unione Europea, nella sede della rappresentanza regionale, si è svolto il convegno “European beating cancer plan: 2 years on”.

L’evento, pensato per fare il punto della situazione sul piano europeo di azioni per la lotta al cancro con tecnici della Commissione Europea, esperti delle reti internazionali di supporto alla ricerca e di innovazione in ambito onco-ematologico, è stato estremamente ricco di spunti e di occasioni di confronto tra relatori e la qualificata platea. Introdotto da Lorenza Badiello (Direttrice della Delegazione Regione Emilia-Romagna in EU) e condotto da Michele Calabrò (Direttore del European Regional and Local Health Authority Euregha), l’incontro si è articolato in tre sessioni, una introduttiva e, a seguire, due panel più specifici. L’introduzione, tenuta da Giovanni Martinelli direttore scientifico Irst Irccs e da Matthias Schuppe deputy head of Unit Cancer, Health in all policies – European Commission, ha fatto un punto su prospettive e problematiche di un moderno cancer hospital e sullo stato dell’arte dell’European Beating Cancer Plan.

Il primo panel è stato incentrato sul valore della ricerca in termini di crescenti benefici per il paziente onco-ematologico, grazie agli interventi di Eduardo Pisani amministratore delegato All.Can International, di Rüdiger Hehlmann presidente European LeukemiaNet e di Jan-Willem van de Loo funzionario Senior, Cancer Mission – science and stakeholder, European Commission. Il tema del secondo ed ultimo panel, le infrastrutture di ricerca per l’innovazione nella salute e nelle cure, ha offerto elementi di notevole spessore con le relazioni di Monika Frenzel coordinatrice scientifica, Agence Nationale de la Recherche, Paula Garcia Lobato project manager Ecrin, Francesca Brunello policy officer APRE, co-coordinator of GIURI e Denis Horgan direttore della European Alliance Personal Medicines.

Contestualmente agli eventi di Bruxelles, una delegazione Irst “Dino Amadori” Irccs era presente a Houston (Texas, USA) in occasione della visita del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dell’ecosistema regionale dell’innovazione (atenei, centri di ricerca, cluster, imprese) in quello che è il centro mondiale dell’economia aerospaziale e delle life science. Houston rappresenta un contesto molto avanzato dal punto di vista della ricerca e innovazione nel settore sanità, grazie a strutture di riferimento a livello globale come il Texas Medical Center TMC – un insieme di decine tra cliniche, ospedali, laboratori di ricerca e scuole di medicina – considerato il più grande centro di medicina del mondo capace di prendersi cura ogni anno di più di cinque milioni di pazienti.

Dal punto di vista della ricerca, inoltre, la città texana è la sede del più grande centro clinico oncologico al mondo, l’MD Anderson Cancer Center, realtà pionieristica nel campo delle terapie CAR-T, e del più grande centro di ricerca traslazionale, il Houston Methodist Hospital, faro nel campo delle nanotecnologie. La visita a queste strutture della delegazione emiliano-romagnola è stata coordinata grazie anche a IRST, i cui rapporti con le due strutture sono già costitutiti da tempo.

Siamo estremamente soddisfatti di quanto il nostro Istituto è riuscito a realizzare in questi giorni a Bruxelles e a Houston – ha commentato Giovanni Martinelli direttore scientifico Irst Irccs –. Irst Irccs manifesta così quelle che sono vocazioni iscritte nel suo DNA: l’innovazione e l’internazionalizzazione, nel senso non solo di aprirsi a collaborazioni con i più importanti centri di ricerca e sviluppo del mondo, ma anche dialogare con istituzioni, enti, agenzie e stakeholder per creare reti, attingere a finanziamenti, concretamente contribuire a progettare azioni a favore dei pazienti. La lotta contro il cancro passa anche da queste azioni. A Bruxelles abbiamo potuto dialogare direttamente con esperti e tecnici europei di altissimo livello: difficile immaginare occasione più preziosa di quella vissuta. Negli USA abbiamo affiancato il sistema Emilia-Romagna nel conoscere due realtà di riferimento per la sanità e la ricerca, con cui abbiamo solidi rapporti”.