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La scuperta dl’America: il poema musicale in dialetto romagnolo

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Ultimo aggiornamento:

Domenica 12 marzo, alle ore 17,30, nella Sala Aurora di Palazzo Albicini, in corso Garibaldi 80 a Forlì, verrà presentato il poema musicale in dialetto romagnolo “La scuperta dl’America“, con Alessandro Maltoni, voce solista e chitarra, Giovanni Grappeggia, chitarra solista e cori, Francesco Maltoni, cori e narrazione.

I tre protagonisti sono i componenti del gruppo “Al Caravël Trio” di Forlì, nato per portare in musica opere scritte in dialetto romagnolo. Nel caso specifico si tratta della trasposizione in musica e canto dell’omonimo racconto in cinquanta sonetti di Paolo Maltoni, pubblicato nel 1991 con prefazione di Andrea Brigliadori, l’indimenticabile professore di italiano del Liceo Scientifico “Fulceri Paulucci de’ Calboli”, nonché poeta, scrittore e critico.

Paolo Maltoni è nato a San Tomè di Forlì nel 1932 dove giovanissimo ebbe le prime esperienze teatrali presso la locale parrocchia. Negli anni ’50 si trasferì in via Cerchia, in località Bussecchio, ed entrò in stretto contatto con un gruppo di giovani del “G.A.D. ENAL Nino Tampellini” che stavano riconsiderando la loro collocazione in ambito teatrale.

L’apporto di Maltoni fu decisivo per indirizzare il gruppo verso il dialetto e per quattro anni, dal 1955 al 1959, assunse la coordinazione artistica della compagine. Nel 1959 l’attività del gruppo ebbe un momento di stasi e Maltoni ne approfittò per iniziare a scrivere testi in dialetto. Quando il richiamo del palcoscenico ebbe il sopravvento provò a rinverdire l’arte della recitazione e prese contatto, insieme a Giovanni Spagnoli (altro apprezzato autore forlivese di commedie dialettali), con una nuova realtà teatrale sorta nel frattempo in città, il “Cinecircolo del Gallo”.

L’esperienza fu molto breve e siccome era consapevole delle sue qualità di autore, Maltoni propose ai vecchi compagni d’avventura di Bussecchio di mettere in scena un nuovo copione “E nid dla farlota”, scritto sempre insieme a Spagnoli. Fu così che nacque “La Cumpagnì dla zercia” di cui divenne regista per il periodo 1982-1984. Successivamente iniziò a scrivere in proprio e ciò che ha prodotto negli anni è risultato sempre di ottima qualità dimostrando di avere la capacità di fare teatro e poesia allo stesso tempo.
L’accesso alla Sala Aurora è libero e al termine dello spettacolo sarà in programma un’apericena per chi desidera fermarsi (per l’apericena prenotazione obbligatoria inviando una mail a: auroraapsforli@gmail.com).