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Se la memoria non m’inganna:… e le foibe?

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Quarto appuntamento del ciclo di contronarrazioni organizzato da Forlì Città Aperta, in collaborazione con l’Anpi Forlì, venerdì 10 febbraio dedicato alla nascita del “Giorno del ricordo” e alla propaganda creata attorno al tema delle foibe. Alle ore 20,30, al Centro Pace “Annalena Tonelli” di via Andrelini 59 a Forlì, dialogo insieme allo storico Piero Purich dal titolo “Se la memoria non m’inganna:… e le foibe?” in merito al Giorno del ricordo, la sua nascita, le molte mistificazioni storiche che l’accompagnano, e di come la sua istituzione si sia prestata all’ennesimo tentativo del fascismo e neofascismo italiano di dipingersi vittima per poter cancellare dalla memoria collettiva i molteplici crimini commessi.

Piero Purich (Trieste, 1968). Si è laureato in storia contemporanea a Trieste sotto la guida del prof. Jože Pirjevec. Ha poi frequentato corsi di perfezionamento post laurea presso l’Università di Lubiana e quindi ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Klagenfurt sotto la guida del prof. Karl Stuhlpfarrer. Si occupa principalmente di movimenti migratori, di spostamenti di popolazione e di questioni legate all’identità e all’appartenenza nazionale. Ha pubblicato “Trieste 1954-1963. Dal Governo Militare Alleato alla Regione Friuli-Venezia Giulia” (Circolo Virgil Šček, Trieste, 1995), Metamorfosi etniche: i cambiamenti di popolazione a Trieste, Gorizia, Fiume e in Istria. 1914-1975 (KappaVu, Udine, 2010), La farina dei partigiani (Alegre, Roma, 2020), quest’ultimo assieme ad Andrej Marini, oltre a numerosi articoli e contributi su riviste e pubblicazioni italiane, slovene, austriache, croate e svedesi. Affianca all’attività di storico quella di musicista: in questa doppia veste ha rappresentato la conferenza-concerto “Rifiuto la guerra. Pacifisti, renitenti, disertori, ammutinati: la grande guerra dalla parte di chi cercò di evitarla”. Collabora con Internazionale, Limes e con il blog della Wu Ming Foundation Giap.
Dal febbraio del 2017 ha riassunto il cognome di famiglia originario Purich, cambiato forzosamente in Purini nel 1929.