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Minutillo: «Forlì e il comprensorio penalizzate da Apt servizi Emilia-Romagna, è ora di dire basta»

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«L’esclusione di Forlì e dei 15 Comuni del comprensorio dalla lista delle 50 eccellenze turistiche, descritte in un lungo documentario di 90 minuti dal titolo “50 motivi per amare l’Emilia-Romagna”, distribuito nel mercato tedesco (con il titolo: “50 Gründe, die Emilia-Romagna zu lieben”) e già in onda sul principale gruppo radiotelevisivo tedesco rappresenta un danno evidente, sia in termini turistici che culturali, per la nostra città ed i Comuni limitrofi, oltre che uno spregio alla nostra storia, alle nostre bellezze, alle nostre eccellenze»: così in una nota Davide Minutillo, capogruppo comunale di Centrodestra per Forlì.

«E questa, chiamiamola così, dimenticanza, si aggiunge ad un’altra gravissima svista di pochi anni fa, quando Forlì nel 2021 non era stata mai citata nel percorso di promo-commercializzazione turistica “Le Vie di Dante” come elenco dei luoghi attraversati dal Sommo Poeta al momento del suo esilio, una mappa curata da Apt servizi Emilia-Romagna, braccio operativo dell’Assessorato al Turismo della Regione Emilia-Romagna. Direi che già due indizi fanno una prova: la società di promozione turistica della Regione snobba Forlì. Dobbiamo pensare che la giunta di Bonaccini, uomo di punta del Pd, in predicato di diventarne il segretario, non ama la città governata dal centrodestra?»: si domanda Minutillo anche a nome dei colleghi del gruppo Centrodestra per Forlì.

«Troviamo paradossale che, solo per fare qualche esempio, il San Domenico e le sue grandi mostre premiate in tutto il mondo, il Quartiere razionalista di viale della stazione e piazzale della Vittoria, l’abbazia di San Mercuriale uno dei simboli dell’intera Emilia-Romagna, o il drammaturgo Diego Fabbri conosciuto in tutto il mondo… solo per restare a Forlì, o il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi non meritassero di essere indicate al mercato turistico tedesco come ‘perle inimitabili’ del nostro comprensorio. Davvero incredibile. E inaccettabile» insiste Minutillo.

«A questo punto, riteniamo doveroso che l’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini, e l’assessore alla Cultura Mauro Felicori forniscano le dovute spiegazioni. Dobbiamo dire: ‘basta’ a queste sistematiche discriminazioni. Forlì non è ‘figlia di un Dio minore’, Forlì non merita di essere cancellata dalle mappe storico, artistiche, gastronomiche della nostra regione. Forlì ha pari dignità delle altre città capoluogo. Forlì non può essere penalizzata a cause delle bizze, delle dimenticanze più o meno volute o scientemente discriminata – come in materia sanitaria e infrastrutturale – dai politici di centrosinistra attualmente al governo in Regione. A Bonaccini diciamo: ‘non si conducono battaglie politiche penalizzando i cittadini e l’economia dei territori. È ora di finirla»: conclude il capogruppo comunale di Centrodestra per Forlì Davide Minutillo.