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Lega: “Voto negativo a Lattuca, basta tagli a servizi essenziali in collina e montagna”

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Gestito male, terminato ancora peggio. E la responsabilità porta il nome del Presidente della Provincia Enzo Lattuca che ha forzato la seduta del Consiglio provinciale presentando un ordine del giorno a sua firma, fuori sacco, totalmente decontestualizzato dal tema dei lavori d’Aula. Il testo di Lattuca, infatti, non riguardava la riorganizzazione delle automediche sul territorio, ma una generica adesione ‘convinta’ al modello dell’Asl Unica che nessuno ha mai messo in dubbio. Un documento politicamente inaccoglibile per le modalità e i tempi di presentazione e per i contenuti. Lattuca l’ha infatti lanciato contro le opposizioni come un guanto di sfida, per metterle all’angolo. Il nostro voto negativo, quindi, è stata una risposta al suo comportamento istituzionalmente inaccettabile” così in una nota i consiglieri provinciali della Lega Ombretta Farneti e Sauro Baruffi.

All’ordine del giorno della seduta – continuano i due leghisti – c’erano originariamente due documenti, l’uno presentato dall’opposizione per il ripristino dell’automedica a Meldola, l’altro della lista ‘Insieme per la Provincia di Forlì-Cesena’, composta da sindaci e esponenti della sinistra. Tema del Consiglio la ‘riorganizzazione del sistema di soccorso pre-ospedaliero in Romagna’ imposta dai vertici dell’Asl Unica romagnola che ha scatenato la protesta di sindaci, cittadini, forze politiche e sindacali. In Aula, a difendere il progetto è venuto il direttore generale dell’Asl Tiziano Carradori che non è riuscito a convincere sulla necessità del progetto. Carradori ha addirittura criticato la gestione della sanità degli ultimi dieci anni, ma c’è legittimamente da chiedersi dove fosse, negli stessi anni, il top manager della sanità romagnola”.

Noi siamo convinti che non si possano tagliare servizi essenziali in un territorio con ampie zone collinari e montane lontane dai grandi centri sanitari. E crediamo che sia indispensabile evitare un ulteriore progressivo smantellamento del sistema sanitario, mettendo in atto azioni che concretamente ottimizzino le risorse e evitino i troppi sprechi. Se c’è da stigmatizzare il ‘pensiero unico’ degli amministratori di area piddina in Aula, c’è invece da evidenziare la rara onestà intellettuale del sindaco di Meldola che non ha tradito le aspettative della sua comunità. E’ comunque certo che la ferita inferta ai nostri territori dal conformismo degli amministratori di sinistra non si chiuderà senza lasciare strascichi” concludono Farneti e Baruffi.