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“Le rane” in scena al Teatro Testori

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Ultimo aggiornamento:

Le rane” in scena al Teatro Testori lunedì 13 febbraio alle ore 20,30: il capolavoro di Aristofane rivive in una commedia inedita grazie alla regia di Marco Cacciola, con la partecipazione di un coro di cittadini. Prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatri di Bari e Solares Fondazione delle Arti per la regia di Marco Cacciola, Le Rane vede in scena un coro di cittadini ad affiancare il nucleo di giovani artisti, nel tentativo di rifondare l’antico legame esistente tra società e teatro. Una delle opere più celebri di Aristofane rivive dunque in un allestimento inedito, eterogeneo e condiviso che accompagna il pubblico in un divertente e visionario viaggio negli inferi. In scena assistiamo alle rocambolesche peripezie del dio Dioniso e del suo servo Xantia, diretti verso l’Ade per riportare in vita un Poeta che salvi la città dal degrado culturale.

Una commedia che ha per oggetto lo statuto della tragedia ideale può essere definita già dal principio un’operazione metateatrale. E permette di lavorare intorno all’identità speculare che lega il comico e il tragico, alla riscoperta di quel ruolo sociale che la poesia ha sempre avuto e sempre avrà. Il teatro, infatti, per la sua intrinseca sostanza è fra le arti la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività. La sfida è ricucire il dialogo interrotto.

In questo modo i temi principali (l’importanza della cultura e del suo valore sociale-politico, il pacifismo ante litteram, la responsabilità individuale e collettiva, l’interrogarsi sul futuro) possono essere trattati alternando l’identificazione più emotiva, capace di abolire distanze e conflitti, con la farsa più divertente, capace di deviare da percorsi già battuti.
Il viaggio del dio e del servo è prima disseminato di incontri singoli che tracciano il percorso, poi si estende a tutto il coro e, infine, all’altra metà del cerchio, il pubblico. Ed è in questo momento, quando varcano le soglie del mondo di qua, che avviene la cesura, che è anche un atto di responsabilità. Il coro dei cittadini invade la scena spezzando il procedere della trama e provando a farsi crepa, a sospendere quell’idea di storia come linea retta, progressione continua che non permette di immaginare altro che un futuro come ripetizione corrotta di un eterno presente.

Il laboratorio: l’11 e il 12 febbraio due giorni di incontro gratuito alla ricerca del coro dello spettacolo

I cittadini e le cittadine che intendono prendere parte al viaggio verso la ri-scoperta del coro, lavoreranno due giorni con il regista Marco Cacciola, per poi unirsi agli attori e alle attrici il 13 febbraio. Così Cacciola invita i cittadini a prendere parte al rito collettivo del teatro: “Con la curiosa ma salda convinzione che il teatro sia un bene comune per tutti, vorrei sapere ciò di cui i cittadini hanno necessità, e vorrei sorprendermi nel farlo. Volete tornare a essere protagonisti e responsabili della cultura e dell’arte della vostra città? Quali sono i vostri desideri? Quali sono i nostri desideri?”

Il laboratorio, aperto a tutte e tutti, si terrà sabato 11 e domenica 12 febbraio (14,30-19,00), mentre il 13 febbraio bisognerà essere disponibili dalle 16,00. Per partecipare è richiesta una mail a progetti.teatrotestori@elsinor.net entro e non oltre il 7 febbraio, con una foto e poche frasi motivazionali.