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Cordoglio per la scomparsa della professoressa Gabriella Poma
«A nome del Comune di Forlì e interpretando i sentimenti dell’intera comunità cittadina, il sindaco Gian Luca Zattini partecipa al dolore di familiari, colleghi e amici per la scomparsa della professoressa Gabriella Poma. Il suo percorso professionale e umano è stato connotato da una alta caratura di impegno, responsabilità e partecipazione civica. Ne ricordiamo l’autorevolezza quale docente Ordinario di Storia romana all’Università degli Studi di Bologna, l’attività precedente di insegnante negli istituti superiori, il ruolo esercitato quale direttore di prestigiose riviste scientifiche e consulente editoriale e, fino ad alcuni anni fa, la guida della Società di Studi Romagnoli in qualità di Presidente» si legge in una nota.
«Donna dai profondi valori mazziniani e repubblicani, ha sempre messo competenze e accesa passione civile al servizio della comunità romagnola e italiana: dalla presidenza del Movimento femminile repubblicano all’attivismo nazionale per le Pari Opportunità, dal ruolo avuto nei primi anni ’70 quale Consigliere comunale di Forlì fino agli scranni della Regione Emilia Romagna, senza dimenticare l’impegno in seno alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e le attività portate avanti con l’Associazione mazziniana italiana. Alle sorelle, ai familiari e a tutti coloro che con la professoressa Poma hanno condiviso percorsi professionali, nella vita politica e nell’associazionismo giungano la vicinanza e l’affetto dell’Amministrazione comunale di Forlì».
«Nella giornata di ieri ci ha lasciato Gabriella Poma. La malattia che l’ha tenuta lontana a lungo dalla vita pubblica, dopo esserne stata una delle protagoniste – soprattutto sul piano culturale – per decenni, non le ha impedito di continuare ad interessarsi fino all’ultimo a quanto accadeva in città, informandosi e continuando a farsi portare libri e documenti da parte degli amici più cari. A conferma della sincerità e della profondità della passione che nutriva per le problematiche culturali – e in particolare per la loro dimensione sociale – che l’hanno portata a rivestire anche ruoli di primo piano in ambito politico, anche a livello regionale e nazionale, come l’elezione in Consiglio Regionale, dove rivestì anche il ruolo di presidente della Commissione Programmazione e Affari istituzionali, e la nomina a Presidente del Movimento femminile repubblicano. Analogamente il suo ruolo in Fondazione è stato centrale per la definizione delle sue politiche culturali, dalle grandi mostre alla collana editoriale dei Quaderni Piancastelli, dagli Incontri con l’Autore alle rassegne musicali della Camera della Musica e dei Grandi Interpreti. Per tutti però Gabriella era, in primo luogo, la prof.ssa Poma, per il ruolo e l’impegno profusi a lungo all’interno dell’Alma Mater, di cui è stata Ordinario di Storia romana facendo anche parte della Scuola di dottorato, e dove ha coltivato in particolare lo studio dei problemi politici e istituzionali del trapasso tra monarchia e repubblica e di quelli amministrativi e sociali del mondo antico, unendo così le sue due più grandi passioni: lo studio, per l’appunto, del passato e l’interesse – tramutato in impegno – per la “cosa pubblica”. Se è vero che non muore del tutto chi lascia eredità nei progetti e negli affetti, Gabriella Poma rimarrà ancora a lungo con noi, per la tenacia e l’intelligenza con cui ha saputo contribuire allo sviluppo culturale non solo di Forlì, ma di tutta la Romagna» è il commento e il ricordo da parte del presidente della Fondazione Maurizio Gardini.