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Viroli: «Trasformiamo l’ex Eridania in un giardino botanico nazionale»

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«La mia proposta è quella di presentare un progetto inerente all’area ex Eridania per dare a Forlì “il suo simbolo identificativo”, la sua narrazione, perché Forlì deve parlare del futuro. Da forlivese penso a tutto quello che la nostra Forlì possa aver bisogno per sviluppare una nuova attività che incrementi l’economia delle nostre aziende commerciali e artigianali, e penso che tra i vari interventi di abbellimento della città che sono stati effettuati, un intervento di cui ha assolutamente bisogno è di un progetto innovativo e unico nel suo genere che possa far catapultare Forlì in una città modello. Forlì non può viver nell’ombra di altre città vicine che hanno una chiara identità riconosciuta al estero per turismo» sono le parole di Massimo Viroli coordinatore provinciale di Forza Italia Seniores FC.

«La Romagna ha la miglior frutta e verdura del mondo e molti non sanno che possiamo produrre il cibo idroponico che verrà utilizzato nello spazio. Forlì deve essere la città per eccellenza conosciuta per il futuro dell’orto frutticoltura di qualità e di sperimentazione. La mia proposta è di donare alla nostra città il suo Giardino Botanico Nazionale. Un giardino botanico che serva innanzitutto per lo studio e la ricerca collegata con l’Università di Forlì e di Bologna, dove i nostri ragazzi possano avere un area da poter studiare e dimostrare le proprie capacità scientifiche e di conservazione di tutte le piante esotiche da tutto il mondo. È facile intuire la vostra prima domanda: come si potrà sostenere economicamente? E la risposta è molto chiara, la struttura ha più canali e possibilità di sostenersi economicamente. La prima fonte di sostegno viene dall’Università con i motivi di ricerca e di studio. La seconda fonte di sostegno è con il turismo disposto a pagare il ticket d’entrata per vedere questa meraviglia al centro della Romagna integrandolo nel circuito dei parchi della Riviera Romagnola. Attualmente abbiamo in Italia solo 10 giardini botanici di rilievo in Italia, ma solo uno è nella nostra Regione, e con solo 2 ettari» insiste il forzista forlivese.

«La struttura in questione di Forlì è di 16 ettari e facendo un breve calcolo approssimativo potrebbe essere quantificato in 500.000 ingressi all’anno, che avendo un costo minimo di € 8,00 si può aggirare a circa € 4.000.000, inoltre aggiungendo il sostegno dell’Università per gli studi la cifra potrebbe aumentare di un 30% portando un entrata a € 5.600.000. Va aggiunto che il Pnrr prevede dei fondi ingenti per la ricerca. È fondamentale per i cambiamenti climatici e alle richieste di un mercato in evoluzione. Poi la struttura avrà la necessità di personale con varie specializzazioni, da chi si occupa della manutenzione giornaliera, della parte commerciale per gli acquisti, del marketing per pubblicizzare la struttura, degli  steward che accolgono il personale, da chi cura l’amministrazione» precisa Viroli.

«Immaginiamoci delle belle serre piene di piante di ogni parte del mondo. Serre con habitat differenti che in futuro potrebbero estendersi in altri parchi cittadini, caratterizzando la città come la capitale della biodiversità. In entrambe le aree, esterna ed interna, si presterebbe a concerti e spettacoli teatrali in tutte le stagioni diventando all’occorrenza un centro congressi unico nel suo genere. Inoltre, cosa importantissima, non è da tralasciare i benefici in fattore di assorbimento da smog e tramutazione in ossigeno, che sempre di più dovremmo essere attenti al futuro della nostra città. Questo è un mio personale contributo come Coordinatore Provinciale di Forza Italia» conclude il coordinatore provinciale di Forza Italia Seniores FC.